Scontro a Lanciano tra Fratelli d'
Italia e il Pd dopo la recente commemorazione dei Martiri
Ottobrini , svoltasi il 5 e 6 ottobre scorsi in occasione
dell'80° anniversario della Rivolta Lancianese. Per il partito
meloniano si è trattata di una "rievocazione storica e una
parata con bambini inspiegabilmente adornati con fazzoletto
rosso al collo. Rievocazione storica che ha voluto forzatamente
far leva sui piccoli studenti delle scuole materne ed
elementari, oggetto privilegiato dell'azione proselitistica -
ideologica partorita da una ben identificabile fazione politica,
che ha deliberatamente trasformato una festa cittadina in una
parata politicizzata e 'partigiana', cui fine ultimo è sembrato
essere l'identificazione del 'nemico' da eliminare. Un nemico
che qualche fazioso, in un fantasioso parallelismo con il
quotidiano, crede si aggiri ancora dietro l'angolo, nelle
strade, nei palazzi, nelle scuole e nelle istituzioni di
Lanciano. Questo becero tentativo di naturalizzare la 'violenza'
camuffandola da 'Memoria', non può e non deve passare ancora
inosservato nel 2023".
Immediata la reazione del Pd regionale col segretario regionale
Daniele Marinelli, unitamente ai segretari provinciali di Chieti
e di Lanciano, reagisce: "Comunicato di Fratelli d'Italia
farneticante, vergognosa offesa alla Resistenza. Marsilio prenda
le distanze. Il delirante comunicato sulla Commemorazione dei
Martiri lancianesi è una grave offesa alla città medaglia d'oro
al valor militare. Una nota grave e revisionista che impone agli
esponenti massimi di Fratelli d'Italia, al Presidente della
Regione Marsilio ed al Presidente del Consiglio Comunale
Sciarretta di Lanciano una presa di posizione netta e senza
ambiguità. E' frutto di una ideologia farneticante e fascista
l'affermazione sul "becero tentativo di naturalizzare la
violenza camuffandola da memoria" in riferimento alla
Resistenza. Cosa pensa, inoltre, il sindaco di Lanciano di un
partito della sua maggioranza che definisce "rievocazione
storica" o "festa cittadina" le giornate del 5 e 6 Ottobre? Una
vergogna assoluta che offende il ruolo della Scuola e degli
"Eroi Ottobrini" e tutta la Comunità scolastica".
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