(v. '++ Rapina da 4 milioni a Ivri nel Chietino...' delle 8.39)
Sono quasi tutte pugliesi,
appartenenti a un gruppo criminale con base a Cerignola, le sei
persone arrestate la scorsa notte dalle Squadre Mobili di Chieti
e Foggia, con il coordinamento dello Sco, nell'ambito
dell'inchiesta sulla rapina commessa il 24 marzo del 2022 da una
ventina di persone ai danni dell'Istituto di Vigilanza
Ivri-Sicuritalia di San Giovanni Teatino con un bottino di 4,8
milioni di euro in contanti presente in quel momento nella sala
conta.
Gli arrestati, tutti portati in carcere e tutti con
precedenti, sono Alessandro Cirulli (36), Pietro Gervasio (45) e
Francesco Carosiello (36), tutti e tre di Cerignola, Ferdinando
Piazzolla (36) di Canosa di Puglia, ma residente in provincia di
Teramo, e Massimo Galantucci (46) di Spinazzola, Antonio Frani
(42) di Guardiagrele. L'ordinanza di custodia cautelare è stata
emessa dal Gip dell'Aquila, Marco Billi, su richiesta del pm
Simonetta Ciccarelli della Procura Distrettuale Antimafia di
L'Aquila.
Nell'ambito della operazione che ha portato agli arresti sono
state effettuate 23 perquisizioni, alcune delle quali eseguite a
Pescara e Lanciano, che hanno portato al sequestro di vario
materiale che ora dovrà essere esaminato nel prosieguo delle
indagini.
I particolari dell'operazione sono stati resi noti a Chieti
in una conferenza stampa tenuta dal questore Aurelio Montaruli,
dal dirigente della seconda divisione dello servizio centrale
operativo della Direzione centrale Anticrimine, Marco Martino,
dal dirigente della Squadra Mobile di Chieti, Nicoletta
Giuliante, e dal dirigente della Squadra Mobile di Foggia Marco
Mastrangelo. I reati contestati a tutti gli indagati sono quelli
di rapina aggravata, blocco stradale, ricettazione, riciclaggio,
incendio, detenzione e porto di armi, simulazione di reato tutti
aggravati dal metodo mafioso di cui all' articolo 416 bis 1 del
codice penale.
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