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L'effetto aurora boreale colora anche i cieli d'Abruzzo

L'effetto aurora boreale colora anche i cieli d'Abruzzo

Centinaia gli scatti sui social, dall'entroterra alla costa

CALASCIO, 11 maggio 2024, 20:34

Redazione ANSA

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aurora boreale da Calascio - credit Giorgio Baldi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scenari mozzafiato dalla costa alla montagna, in Abruzzo, per effetto della tempesta geomagnetica in atto con il cielo che ha assunto diverse colorazioni a seconda dell'intensità del fenomeno. Uno spettacolo insolito - Sar, Stable Auroral Red arches", archi rossi aurorali stabili - che ha spinto moltissimi a scattare e condividere foto da vari angoli della regione. Migliaia le condivisioni di foto dall'Aquilano, specie con il Gran Sasso di sfondo, la Marsica, la costa teatina, teramana e pescarese.
    "L'origine di queste ondate di potenti flussi di vento solare è il mostruoso complesso di macchie solari AR3664 (regione solare) che ha raggiunto uno spaventoso diametro di ben 200.000 chilometri - si legge sulla pagina Facebook dell'associazione meteorologica Caput Frigoris dove sono visibili anche scatti dalle webcam della rete di stazioni meteo e suggestive foto postate da follower - Alle 00:54 di oggi l'indice di disturbo del campo magnetico planetario (Kp index) ha raggiunto quota 9, la più alta possibile! Questo configura una "tempesta geomagnetica estrema" (grado G5) alle 22:54 UTC.
    Non succedeva dal lontano novembre 2003, quando furono registrate alcune delle tempeste più potenti della storia! Il primo impulso aurorale delle 22:00/23:00 è stato sensazionale, ma quello che si è mostrato tra le 00:10 e le 00:40 dell'11 maggio è stato senza precedenti".
    Da segnalare lo scatto di Giorgio Baldi che ha immortalato il fenomeno su Rocca Calascio, con la chiesa di Santa Maria della Pietà, e quelli di Manuel Montini sul mare ad Alba Adriatica.
    Un fenomeno simile era stato osservato lo scorso novembre, quando l'effetto aurora boreale era stato visto anche a Chieti e in pianura.
    E proprio lunedì 13 all'Aquila entrerà nel vivo il progetto, annunciato nei mesi scorsi, che vede l'Università degli studi del capoluogo ospitare la Scuola internazionale 'Operational Space Weather Fundamentals'.
    Obiettivo della scuola è offrire ai giovani ricercatori una visione completa dei fenomeni legati all'attività solare (che hanno oggi un forte impatto sulla Terra, con notevoli implicazioni di carattere tecnologico ed economico), prestando attenzione particolare agli aspetti pratici del monitoraggio delle tempeste geomagnetiche.
   

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