Il Consiglio regionale d'Abruzzo,
nella seduta che si è conclusa nella serata di ieri, ha
approvato un emendamento che istituisce nel Dipartimento Sanità
una cabina di regia tesa a contrastare il debito nel sistema
sanitario abruzzese che, secondo quanto si è appreso, si attesta
incontro ai 120 milioni di euro e che deve scendere fino agli
80. La task force ha "durata temporanea connessa alle
contingenze e alle situazioni che ne determinano l'istituzione
e, comunque, non può superare la durata della dodicesima
legislatura".
La cabina di regia, coordinata dall'assessore regionale alla
Salute Nicoletta Verì, vede nel ruolo di coordinatore tecnico il
capo Dipartimento della Salute della Regione Abruzzo, Emanuela
Grimaldi, anche se a tale proposito dagli ambienti burocratici,
emerge che la carica non sarebbe compatibile con l'incarico
apicale di più alto in grado del settore. Completano la task
force il direttore dell'Agenzia sanitaria regionale, Pierluigi
Cosenza, i direttori generali delle quattro Asl, Ferdinando
Romano, Vero Michitelli, Maurizio Di Giosia e Thomas Schael. E
ancora il dirigente preposto al servizio di programmazione
economico finanziaria del Dipartimento Sanità della Regione, i
direttori delle unità operative complesse Bilancio e Controllo
di gestione delle aziende sanitarie.
Non sono previsti emolumenti né rimborsi spesa:
nell'emendamento è specificato che il saldo della spesa del
Dipartimento deve rimanere invariato. La task force deve
controllare i piani di rientro presentati dai dg che, essendo
presenti nell'organismo, secondo molti "sono controllori e
controllati nello stesso tempo". L'opposizione di
centrosinistra ha sottolineato che la cabina di regia testimonia
"il fallimento della politica sanitaria della maggioranza di
centrodestra guidata da Marco Marsilio".
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