È ricoverato in prognosi riservata
l'ispettore di polizia penitenziaria aggredito ieri, insieme a
due colleghi, da un detenuto nel carcere di Sulmona. Per il
53enne, dopo gli esami effettuati al pronto soccorso
dell'ospedale peligno, si è reso necessario il ricovero.
"Rabbia, incredulità, rassegnazione - scrive il vice segretario
generale della Uil, Mauro Nardella - sono queste le sensazioni
che stanno vivendo i poliziotti penitenziari di stanza al
carcere di piazzale Vittime del Dovere dopo settimane di
stress". Il sindacalista ricorda poi il progetto di aprire, nel
carcere, "un nuovo padiglione, pur consapevoli del fatto che è
da pazzi farlo in queste condizioni. Lo stato di agitazione che
nei prossimi giorni sarà annunciato sarà solo l'inizio di un
periodo conflittuale volto a fare aprire, si spera, gli occhi a
un'amministrazione che sinora si è mostrata cieca ai bisogni di
tutta la comunità carceraria" conclude Nardella.
Sulla vicenda interviene anche il segretario generale Cosp,
Domenico Mastrulli, che ha chiesto l'introduzione del daspo
penitenziario per i detenuti aggressori, misura che prevede
l'immediato trasferimento in altri istituti. Mastrulli ha
chiesto inoltre l'invio dell'Esercito per gestire la situazione.
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