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ANSAcom - In collaborazione con Ferrero
Sono circa 140 i bambini ospitati dal polo educativo ‘Punto Luce’ Save the Children di Quarto Oggiaro, quartiere alla periferia di Milano che, spiega la presidente del municipio 8, Giulia Pelucchi, “fino a 20 anni fa era luogo di spaccio mentre oggi ha completamente un altro aspetto anche grazie alle associazioni che vi operano. Punti come questo, dedicati soprattutto ai più giovani - osserva - permettono in quartieri difficili come Quatto Oggiaro, che hanno ancora una forte presenza di case popolari, popolazione straniera e criticità a livello sociale, di recuperare tanti studenti sia in termini di dispersione scolastica sia con attività extra scolastiche senza le quali i ragazzi potrebbero prendere strade diverse”.
Nel centro di Quarto Oggiaro, racconta la direttrice di Save the Children Italia, Daniela Fatarella, “quello che si fa è mostrare ai ragazzi che possono immaginare il futuro che vogliono e aspirare a un contesto diverso da quello da cui provengono. Qui si sviluppano le capacità emotive dei ragazzi, la fiducia in sé stessi e la capacità di lavorare con gli altri, sia con l’accompagnamento allo studio ma anche con tante attività dallo sport al teatro, dalla musica alla scrittura creativa”.
Con il contributo del gruppo Ferrero, oggi il polo si arricchisce di una nuova iniziativa: si tratta di ‘Kinder Joy of Moving’, il progetto fondato su un metodo educativo innovativo per favorire non solo lo sviluppo motorio, ma anche quello cognitivo, emozionale e relazionale dei bimbi. A partire dai due centri di Torre Maura e Ponte di Nona a Roma, in questi mesi l’iniziativa ha abbracciato altri sei spazi dell’organizzazione in tutta Italia. Attualmente i ‘Punti Luce’ attivati da Save the Children sono 26 in 20 periferie italiane di 15 regioni e dal 2014 sono più di 46.700 i ragazzi tra i 6 e i 17 anni accompagnati nei percorsi di apprendimento e crescita personale.
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