Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
ANSAcom
Ey,'stop a incentivi consulenza avrebbe forte impatto in Italia'
ANSAcom
In collaborazione con ASSOGESTIONI / SALONE del RISPARMIO 2023
Per le banche valgono il 62% dei ricavi da servizi investimento
ANSAcom - In collaborazione con ASSOGESTIONI / SALONE del RISPARMIO 2023
L’abolizione del divieto di incentivi per la consulenza, allo studio dell’Unione Europa, “avrebbe un impatto significativo sul mercato italiano”, dato che oggi gli 'inducements', ovvero, le retrocessioni dai fondi alle banche per la consulenza, costituiscono il 62% dei ricavi da servizi d’investimento. E’ quanto viene messo in evidenza da un’indagine di Ey presentata nell’ambito del Salone del Risparmio. “Ad oggi si sta ragionando su una normativa a livello europeo per capire se vietare completamente questi incentivi o continuare a permettere ai distributori di incamerarli”, spiega Giovanni Andrea Incarnato, EY Italy wealth & asset management sector leader, aggiungendo che c’è un concetto alla base relativo alla “trasparenza richiesta dal cliente sulla correlazione tra il valore del prodotto e il suo costo”. Nel caso in cui il divieto non passasse, “le banche dovranno comunque giustificare meglio a cosa corrisponde il prezzo che paga il cliente per questi incentivi”. Nello scenario a tre anni, secondo lo studio di Ey, il peso degli inducements è destinato complessivamente a diminuire, mentre, la consulenza a pagamento, soprattutto nella formula della fee only, è destinata a crescere nei mercati dove oggi è meno presente come i paesi nordici e l’Italia (dove passerà dal 9% odierno al 21%). Inoltre, in quasi tutti i paesi si prevede un aumento dei ricavi da gestione patrimoniale, il cui valore può essere meglio percepito dal cliente ed è quindi più facilmente prezzabile. A livello di offerta, se in Italia molte banche offrono consulenza non remunerata ai propri clienti retail (83%), in molti mercati europei questo tipo di consulenza è stata esclusa dal listino a favore di servizi in fee.
ANSAcom - In collaborazione con ASSOGESTIONI / SALONE del RISPARMIO 2023
Ultima ora
Ultima ora