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ANSAcom - In collaborazione con Space & Underwater Conference
"E' indispensabile intervenire per la difesa" delle infrastrutture sottomarine pensando alla loro "militarizzazione" con la "possibilità di individuare quei cavi come fossero spazi sovrani di ogni singolo Paese o di una coalizione". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessio Butti, intervenendo alla 'Space&UnderwaterConference' organizzata da Cybersecurity Italia a Roma. "Si tratta di un tema di grandissima attualità - ha sottolineato -, così come la progressiva diversificazione delle rotte dei cavi, la cosiddetta ridondanza. Stiamo scontando un ritardo di consapevolezza a livello europeo". "Le infrastrutture sottomarine - ha ribadito Butti - sono delle risorse e come tali vanno protette, difese in ogni modo possibile. Basti pensare che lì sotto passa una quantità incredibile di dati, che definiranno le democrazie nel mondo in qualche modo". L'obiettivo dell'Italia, ha spiegato il sottosegretario, è quello di "diventare un hub tecnologico nel Mediterraneo, per l'intelligenza artificiale, per le infrastrutture sottomarine, per tutto quello che può essere un ponte tra l'Europa e il mondo che sta a Sud". "Forse è il caso di lavorare a una sorta di piano regolatore a livello subacqueo - ha concluso Butti - per capire dove sono le infrastrutture quale è il loro stato di salute, quali le possibilità di intervento. Occorre una mappatura attenta di quello che esiste. Se l'Italia non gioca un ruolo in questo scacchiere rischiamo di rimanere al palo". Rispondendo ad una domanda sull'inquadramento normativo da parte del governo nei confronti dei nuovi operatori satellitari, il Sottosegretario afferma che "E' una scelta che assumerà il presidente del Consiglio, sentiti i ministri del governo che hanno deleghe. Se sarò interpellato spiegherò la mia valutazione ma sono cose talmente importanti che è opportuno che a farlo sia il presidente del Consiglio". "L'emendamento è una delle vie ma adesso il satellitare va testato per quanto riguarda la connettività - ha aggiunto -. Lo riteniamo complementare alle altre tecnologie ma deve essere sviluppato. Oltre all'aspetto tecnologico ce ne è uno normativo perché è chiaro che l'operatore satellitare si comporta anche da telco, quindi bisogna capire se rispetta le regole che le telco rispettano. La valutazione è serena ma è chiaro che il satellitare sarà in 10 anni chiave per la connettività", aggiunge.
ANSAcom - In collaborazione con Space & Underwater Conference
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