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ANSAcom - In collaborazione con ANCC-COOP
In Italia anche chi lavora si impoverisce sempre di più. Il 10% degli italiani dichiara di non arrivare a fine mese e un ulteriore 23% ci arriva ma teme costantemente di non farcela. Lo rileva il ‘Rapporto Coop 2023 – Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani’, la cui anteprima digitale è stata presentata a Milano. Anche se in un qualche modo si sbarca il lunario si fanno grandi rinunce (20%) o comunque dei sacrifici. Infatti, solo un italiano su quattro dichiara di fare senza problemi la vita di qualche anno fa. Il disagio affonda nella carne viva della classe media, secondo il Rapporto. Tra le famiglie della middle class, meno della metà riuscirebbe a fare fronte senza difficoltà ad una spesa imprevista di 800 euro e solo un terzo ad una di 2.000 euro. E tra quanti pagano più degli altri la difficile condizione sociale dell’Italia di oggi certamente i giovani. La generazione Z (18-34 anni) vive in una sorta di apartheid in termini retributivi (e non solo); il dislivello generazionale fra loro e i baby boomers è impietoso e a fronte di una retribuzione media i primi scendono di un buon 23% mentre i secondi salgono di oltre un 17%. In sostanza, a parità di inquadramento, un giovane italiano guadagna quasi la metà di un over 50.Inoltre la dinamica delle retribuzioni resta ampiamente insufficiente e dunque il lavoro, che sinora sembra esserci è un lavoro che non paga quanto dovrebbe (il 70% degli occupati dichiara di avere necessità almeno di un’altra mensilità per condurre una vita dignitosa) Da qui la tendenza ad aggiungere lavoro al lavoro come strategia di difesa dal carovita: il 27% degli occupati intende aumentare il numero di ore lavorate, fare lavoretti aggiuntivi (25%), far iniziare a lavorare persone della famiglia che prima non lavoravano (19%).
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