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ANSAcom - In collaborazione con ANCC-COOP
I carrelli degli italiani diventano sempre più leggeri. È di -3,0% la variazione delle vendite a prezzi costanti nei primi sette mesi dell’anno e in previsione 2024 su 2023 il 60% dei manager intervistati si aspetta un risultato in ulteriore seppur modesto calo (-0,5%). Lo rileva il ‘Rapporto Coop 2023 – Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani’, la cui anteprima digitale è stata presentata a Milano. Molti italiani sembrano in procinto di arrendersi alla guerra contro un’inflazione che ha rincarato di oltre il 21% il costo dei beni alimentari e che non promette di arrestarsi prima dei prossimi due anni. Dopo la riduzione delle quantità acquistate, con l’arrivo dell’autunno e l’ulteriore aumento dei prezzi secondo il Rapporto gli italiani sembrano pronti a cambiare strategia grazie ad un quotidiano impegno per contenere gli sprechi, alla rinuncia ai prodotti non strettamente necessari. Così la spesa diventa più frequente, l’attenzione al risparmio fa piazza pulita della fedeltà al canale di acquisto, discount e marca del distributore sembrano ancore di salvezza. “Le famiglie sono impoverite dall’inflazione che nella realtà del percepito e del carrello della spesa e più alta di quello che gli istituti di ricerca di mostrano - ha commentato Maura Latini, Presidente Coop Italia -. Le scelte di riduzione degli sprechi che registriamo come un elemento positivo hanno cambiato il modo di acquistare e sempre più viene comprata la marca del distributore. Le persone hanno poi cambiato canali di vendita. La quantità di volumi perduti in questi otto mesi è imponente e se oltre 1/3 degli italiani che dichiarano di consumare meno diventerà realtà allora noi siamo molto preoccupati”.
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