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ANSAcom - In collaborazione con Bmw
Presentato per la prima volta come concept al Salone IAA del 2019 e poi diventato una piccola serie di prototipi - resi disponibili come veicoli navetta alla IAA Mobility 2021 - il suv Bmw iX5 Hydrogen è diventato una realtà, seppure fuori commercio e costruito al momento in oltre 100 esemplari che sono impiegati a livello internazionale a scopo dimostrativo e di test.
Il sistema propulsivo di iX5 Hydrogen - che è sostanzialmente un'auto elettrica il cui l'energia è fornita da fuel cell a idrogeno invece che dalla batteria - è un'ulteriore prova della competenza e della capacità di sviluppo del Gruppo Bmw nel campo delle tecnologie ad emissioni locali zero.
Nel futuro della mobilità, come più volte sottolineato dal Gruppo di Monaco - non ci sono solo veicoli elettrici, ma anche concrete utilizzazioni di soluzione alternative come l'impiego di carburanti di origine non fossile e soprattutto dell'idrogeno come opzioni aggiuntiva di Bmw per il futuro impiego senza emissioni di CO2 dei veicoli individuali.
Bmw iX5 Hydrogen, dopo i test in diverse parti del mondo e dopo il lancio nella scorsa primavera in Olanda, è arrivata ora anche in Italia e più precisamente nell'entroterra di Venezia, area che più di molte altre attende concreti interventi per migliorare la qualità dell'aria e la protezione dell'ambiente.
Una destinazione, quella di Bmw, che è stata presa per permettere alla stampa, ai concessionari e ai decision maker di prendere contatto con questo modello ormai non più futuribile. E sperimentare nell'impiego reale i vantaggi e la facilità d'impiego dell'idrogeno. Per farlo Bmw ha fatto riferimento il primo distributore stradale per H2 in Italia - quello dell'Eni a Mestre - che è in funzione dallo scorso anno nell'ambito di un normale distributore per benzina e gasolio. Ricordiamo che in Italia ne sono in funzione solo due. L'altro è a Bolzano, il Centro H2 dell'Istituto per Innovazioni Tecnologiche Bolzano, ma che si trova all'interno di un'area della società.
Nella nuova Enistation a Mestre, in località San Giuliano, è dunque possibile effettuare il rifornimento di idrogeno per auto, bus e veicoli da trasporto utilizzando due punti di erogazione, uno a 700 bar per le autovetture e uno a 350 per i mezzi pesanti. La potenzialità dell'impianto è di oltre 100 kg/giorno (quantità facilmente incrementabile nona ppena il mercato lo richiedesse) ed è possibile effettuare il rifornimento di idrogeno in circa 5 minuti.
All'Enistation di Mestre sono presenti, nella zona dedicata all'idrogeno, innovativi e specifici apparati di sicurezza e antincendio. In questo impianto - che sarà seguito a breve da due nuovi distributori d'idrogeno a San Donato (Milano) e a Taranto - anche due colonnina per la ricarica elettrica in modalità fast e ultrafast. Le particolarità di questo impianto non si limitano al momento alla assoluta attenzione alla sicurezza o alla grande facilità di rifornimento con l'erogatore che è simile a quello per 'caricare' di gas le automobili a Gpl o metano. Trattandosi di una fase di sperimentazione il display del distributore visualizza solo la quantità (in kg) dell'idrogeno immesso nei serbatoi, ma non il prezzo.
Infatti per il momento il rifornimento non si può pagare sul posto ma va concordato con Eni, come oggi avviene per clienti istituzionali o aziende, come quella dei trasporti pubblici veneziani.
Se ipoteticamente ci si presentasse oggi al pos dell'Enistation per i 6 kg che servono per il pieno della iX5 Hydrogen si spenderebbero da 78 a 90 euro (in base ai prezzi medi nazionali, fonte Linde) ma l'obiettivo, non molto lontano, è di scendere a 40-50 euro. Ciò farebbe diventare la soluzione H2 - come si può calcolare in base all'autonomia di 500 km della Bmw - competitiva con il gasolio.
A determinare questo 'allineamento' dei prezzi potrà certamente il nuovo assetto produttivo su cui si sono già impegnati molti stakeholder e l'ampliamento della rete distributiva italiana entro il 2026 così come previsto dal Pnrr.
I fondi complessivi (103,5 milioni di euro) serviranno a creare una rete composta da 38 stazioni di rifornimento per l'idrogeno (comprese le due esistenti) entro quella scadenza.
Al finanziamento pubblico sono stati ammessi 36 progetti. In particolare, circa 27 milioni verranno investiti in Veneto (9 distributori), quasi 21 milioni in Trentino-Alto Adige (6) e circa 16 milioni in Piemonte (5) e Lombardia (4). Per ciò che riguarda il Centro e il Sud in Puglia verranno investiti 8 milioni per 3 distributori, nel Lazio 3 milioni (2) e in Calabria 2 milioni (1).
ANSAcom - In collaborazione con Bmw
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