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ANSAcom - In collaborazione con Teva
Il farmaco equivalente, che per molto tempo è stato chiamato ‘farmaco generico', in realtà garantisce ‘l’equivalenza terapeutica’ che è un concetto importante per i cittadini. E’ una risorsa che permette di garantire le migliori cure all’interno di un concetto di economia sanitaria”. A dirlo è Alberto Magni, medico di medicina generale e responsabile nazionale politiche giovanili Simg, durante il 40/o congresso nazionale della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg) a Firenze. Magni è intervenuto in occasione del panel su ‘Medici di famiglia e farmaci equivalenti: scelta di qualità’ che si è focalizzato sull’importanza di questa tipologia di farmaco. Magni ha spiegato che il farmaco equivalente ha “la stessa equivalenza terapeutica, ovvero raggiunge lo stesso obiettivo di salute dei farmaci cosiddetti ‘di marca’”, ma è importante educare i cittadini al “concetto di compartecipazione che significa spiegare loro che la differenza di prezzo tra un farmaco equivalente e un farmaco di marca viene pagata da loro nel momento dell’acquisto del farmaco in farmacia. Questo significa - ha poi precisato - che in un momento particolare per l’economia del nostro Paese si va a caricare il cittadino di un costo che va a pesare sulle cure di cui ha diritto di accesso”. Da questo deriva l’importanza del farmaco equivalente che garantisce il raggiungimento dello stesso obiettivo sanitario, senza andare a gravare il cittadino di costi aggiuntivi. “Il nostro paziente - ha spiegato ancora Magni - è una persona che hai dei costi da affrontare per la sua vita e la sua salute e avere una differenza di prezzo, in un momento economico così particolare come quello che viviamo oggi, significa anche a volte influire sull’aderenza alla terapia, ovvero la possibilità che il paziente assuma in maniera continuativa quel farmaco perché appunto è gravato di un costo che magari non riesce a sostenere nel lungo periodo. Stiamo parlando - ha concluso - di malattie croniche che vanno avanti per tempi lunghi e a volte per tutta la vita dei nostri assistiti”.
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