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ANSAcom - In collaborazione con Consiglio Regionale Lazio
“Abbiamo due sentimenti contrastanti: una grandissima speranza, ma anche grande preoccupazione. Da un lato abbiamo uno strumento potentissimo, un nuovo anticorpo monoclonale, per poter cambiare completamente la storia della bronchiolite ma abbiamo il timore che questa possibilità possa non essere data a tutti, in modo equo su tutto il territorio nazionale”. Lo spiega Luigi Orfeo, presidente della Societa’ italiana di Neonatologia, all’incontro nella sede del Consiglio Regionale del Lazio dal titolo “Infezioni da Rsv:nuovi strumenti per la tutela della salute dei bambini”. “ Mi auguro che il Lazio sia una delle Regioni virtuose-specifica-, ma non possiamo immaginare che alcuni bambini sul nostro territorio nazionale non possano usufruire di qualcosa che potrebbe salvargli la vita o in qualche modo aiutarli. Per questo abbiamo insistito come Società scientifiche perche questo anticorpo monoclonale fosse inserito nel piano di prevenzione nazionale. In questo caso non dovrebbero pou essere le singole regioni a dover intervenire, ma rientrerebbe in una spesa di tipo nazionale.
ANSAcom - In collaborazione con Consiglio Regionale Lazio
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