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ANSAcom - In collaborazione con Fondazione Mesit
Nomi dello spettacolo e dello sport, associazioni di pazienti, realtà del terzo settore. Sono dieci i vincitori del Premio PreSa, assegnati oggi a Roma a chi si è distinto per l'impegno nell'inclusione di genere e della disabilità.
C'è l'attore Pino Insegno, per aver ideato e promosso il progetto Voice for Purpose, dedicato a restituire voci autentiche ed espressive a persone colpite da malattie degenerative, come la Sla, che perdono l'uso della propria voce.
Il progetto consente di sostituire i sintetizzatori robotici con voci umane, permettendo ai malati di comunicare con maggiore naturalezza e trasmettere emozioni.
Marco Baruffaldi, talento di «Tu si que vales» affetto da sindrome di Down, si batte contro il bullismo. In più, ha recentemente pubblicato un'autobiografia e per ogni copia venduta donerà un euro alla Fondazione Lega del Filo d'Oro.
Francesco Salerno e Jacopo Munegato sono due amici, entrambi con disturbo dello spettro autistico, ma soprattutto atleti.
Hanno corso e completato la Maratona di New York, "ispirando attraverso lo sport un messaggio di forza, inclusione e speranza". L'esperta di relazioni internazionali Cristina Di Silvio, per il suo contributo "alla costruzione di ponti tra istituzioni e società civile, promuovendo politiche che favoriscono l'inclusione e il riconoscimento dei diritti umani".
E poi, Antonio Boschini, responsabile terapeutico della Comunità di San Patrignano, la comunità che da oltre 40 anni accoglie ragazzi e ragazze con problemi di dipendenza in maniera completamente gratuita.
Tra i premiati anche la Fondazione Gaia von Freymann, che fornisce supporto psicologico e legale gratuito a chi è stato vittima di un incidente stradale, familiare di una vittima della strada, diversamente abile. La Comunità San Patrignano, che da oltre 40 anni la comunità di San Patrignano accoglie ragazzi e ragazze con problemi di dipendenza in maniera completamente gratuita. Ancora, la Federazione delle Associazioni Emofilici (FedEmo), "per la dedizione instancabile nel promuovere l'accesso all'innovazione, la sensibilizzazione sociale e il supporto alla comunità delle persone con emofilia"; l'Associazione Infinito Amore, impegnata in primo luogo a sostenere la divisione oncoematologica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, assistendo e dedicandosi alle famiglie e ai bambini affetti da malattie oncologiche.
Un riconoscimento anche all'Associazione Nodi d'Amore, che sostiene progetti anche in ambito sanitario che senza un aiuto economico non potrebbero vedere la luce e, infine, all'Associazione La Voce di Rita, tra le associazioni di Roma più attive nel panorama del volontariato civile e della solidarietà civica.
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