/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nel sistema moda 53 mila imprese, esportano 65 miliardi

ANSAcom

Nel sistema moda 53 mila imprese, esportano 65 miliardi

ANSAcom

In collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti

Il 55% va verso extra-Ue nel 2023. Ma nel 2024 calo del 5,3%

ROMA, 20 dicembre 2024, 10:14

ANSAcom

ANSACheck

CDP: Intelligenza artificiale, sostenibilità e M&A: la moda traina il Made in Italy nel nuovo mercato globale - RIPRODUZIONE RISERVATA

CDP: Intelligenza artificiale, sostenibilità e M&A: la moda traina il Made in Italy nel nuovo mercato globale - RIPRODUZIONE RISERVATA
CDP: Intelligenza artificiale, sostenibilità e M&A: la moda traina il Made in Italy nel nuovo mercato globale - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti

Con un valore aggiunto di quasi 75 miliardi di euro e 1,2 milioni di addetti (5,8% del totale), il settore della moda italiana è una componente importante dell'economia nazionale, contribuendo al 5,1% del pil. Il sistema comprende oltre 53 mila imprese (pari al 13% del manifatturiero italiano), di cui il 79% piccole e medie imprese che contribuiscono a generare un quinto del fatturato complessivo, a dimostrazione dell'articolazione e diversificazione di un settore che abbraccia numerosi comparti produttivi. Sono alcuni dei numeri che emergono dall'analisi 'Il settore Moda tra sfide e opportunità: quale futuro per il Made in Italy?' della direzione Strategie settoriali e impatto di Cassa depositi e prestiti.
    Grazie a una lunga tradizione manifatturiera - rileva l'analisi -, l'Italia si posiziona come il primo produttore mondiale di alta moda. Circa il 29% dei fornitori dei gruppi europei della moda ha infatti sede nel nostro Paese, quota che sale ai due terzi quando si parla dei marchi del lusso. Quasi il 40% del valore aggiunto totale di filiera è prodotto dai settori principali, cioè quelli delle lavorazioni tessili, della fabbricazione di articoli in pelle e della confezione di capi d'abbigliamento. Le lavorazioni a monte incidono per circa il 9% sul valore aggiunto totale, mentre la fabbricazione di accessori e materiali per il packaging per quasi l'8%. La rimanente quota del valore aggiunto è invece quasi interamente concentrata nelle fasi della vendita all'ingrosso e al dettaglio (34% in totale), a cui si aggiungono i servizi di trasporto, quelli a maggior intensità di conoscenza (es. controllo qualità), digitali e meno sofisticati (es., facility management, organizzazione eventi).
    Nel 2023 la moda italiana ha esportato circa 65 miliardi di euro - pari al 10% dell'export totale nazionale - con oltre il 55% diretto verso Paesi extra-UE, evidenziando la capacità dei prodotti Made in Italy di affermarsi in mercati internazionali dove il potere d'acquisto dei consumatori è in crescita, come Medio Oriente e Asia orientale. Tuttavia, i primi mesi del 2024 hanno evidenziato alcuni segnali di cambiamento con un calo del 5,3% delle esportazioni, pari a una perdita di 1,8 miliardi di valore. Tra le principali cause, sempre secondo l'analisi di Cdp: un quadro geopolitico frammentato, una tendenza al calo dei consumi interni (con abbigliamento e calzature previsti al -2,7% nel 2024), una crisi da sovraproduzione a livello globale dell'intero comparto e conseguente effetto rimbalzo, innescato dal calo degli scambi internazionali e dal rallentamento del lusso in Cina, stimato al +4% nel 2024 ( contro il +12% nel 2023). Le previsioni per la chiusura dell'anno sono definite "difficili", con oltre il 50% delle micro e piccole imprese che prevede un calo del fatturato del 3,5%. Tuttavia, nei prossimi cinque anni si intravedono possibilità di crescita, grazie all'export e alle innovazioni in ambito di sostenibilità e ottimizzazione delle catene di fornitura.
   

ANSAcom - In collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza