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ANSAcom - In collaborazione con Now Italia
L’Italia può vincere la doppia sfida della transizione energetica e digitale puntando sull’innovazione e il governo è pronto a supportare il paese in questa direzione, continuando considerare l’innovazione tecnologica una “priorità politica”. E' quanto è emerso oggi nel corso della seconda giornata di ComoLake, la Cernobbio del digitale ispirata da un’idea del sottosegretario Alessio Butti. Ha aperto le danze il ministro degli esteri Antonio Tajani, collocando il processo dell’innovazione tecnologica "al centro anche della strategia di 'diplomazia della crescita', che mira a rendere il nostro sistema produttivo e le sue piccole e medie imprese sempre più competitive sui mercati internazionali". Sull’intelligenza artificiale "il governo - sottolinea - è in prima linea nel sostegno all'approvazione dell'Artificial Intelligence Act". Tecnologia e transizione energetica convergono in un’unica direzione di progresso anche secondo il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che a Cernobbio pone l’accento sull’importanza di “fare valutazioni di ordine economico-sociale rispetto alle materie prime". Proprio sul punto spiega che “non dobbiamo passare con la transizione energetica da dipendenze russe a dipendenze cinesi". Per Pichetto “saremo dipendenti per litio e cobalto come Italia e anche come Ue e lo dimostra la crisi dell'Ucraina, ma dobbiamo utilizzare moderni strumenti per fare delle nostre città dei giacimenti, perché siamo leader dell'economia circolare e dobbiamo condividere il grande discorso delle reti che è l'azione che si propone di fare il Pnrr". Da un ex ministro arriva invece il monito a implementare la rete di sicurezza digitale nazionale. "Non saremo un continente forte se non saremo una nazione sicura" dal punto di vista digitale, afferma l'amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani. Il concetto di difesa è cambiato negli anni e oggi “chi ha più capacità di calcolo è più forte nella difesa". Da remoto è inequivocabile il messaggio del ministro delle Imprese Alfonso Urso, che ritiene di poter completare la posa della banda larga in Italia entro il 2024. "Abbiamo annunciato la nostra strategia sulla banda larga lo scorso 7 agosto - ricorda - ed è necessaria e doverosa un'accelerazione anche per la conformazione dell'Italia, che coinvolge 6.232 comuni, come credo in nessun altro paese". "Più volte - incalza - siamo intervenuti con il sottosegretario Butti per accelerare e recuperare il ritardo degli anni precedenti. Ho chiesto più volte uno sforzo ulteriore per completare il lavoro entro il 2024 e credo che possiamo farlo". Ma l'innovazione si sposa anche con l'agricoltura, come emerso dal contributo sempre da remoto del ministro Francesco Lollobrigida, secondo cui "l'innovazione deve avere un ancoraggio saldo a valori metastorici essenziali per non perderci a livello di cultura ma anche di impresa", evitando "un modo ideologico nell'affrontare il tema della sostenibilità ambientale".
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