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ANSAcom - In collaborazione con Ferrovie dello Stato Italiane
Guardare alle nuove tecnologie per implementarle in modo strategico e far crescere la mobilità sostenibile e integrata in Italia. È questo uno degli obiettivi di Ferrovie dello Stato, ed è per questo che le FS sono a Expo Ferroviaria in questi giorni a Milano. A dirlo è Nicoletta Giadrossi, presidente di Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
“Expo Ferroviaria è un evento importante per la filiera, noi vediamo la nostra partecipazione con due obiettivi. Il primo è di condividere le linee strategiche del gruppo e le iniziative principali, che realizziamo con i partner industriali e molti sono qui. L’altro motivo che è più strategico, che è quello di presa di coscienza e osservatorio di tutto ciò che è tecnologia e innovazione. Il nostro obiettivo strategico del nostro piano industriale è quello in dieci anni di portare il Paese a una mobilità sostenibile e integrata. Per farlo in modo rapido è innovare, cioè pensare differente. Pensare differente i nostri processi, i nostri prodotti, i nostri servizi e possiamo farlo solo con la collaborazione della filiera. Per noi questo osservatorio è molto importante perché è strategico per l’innovazione” spiega il presidente di Ferrovie dello Stato a margine dell’evento.
"Una delle direttive per la sostenibilità cui puntiamo è la connettività. È un obiettivo del gruppo ma anche un obiettivo Paese. Connettività significa portare più inclusione, più vicinanza dei territori in vari modi. Una delle iniziative che stiamo portando avanti è di mettere a disposizione quello che noi chiamiamo il sedime ferroviario per installare la fibra ottica ad alta velocità, per integrare e rendere più facile l’installazione degli operatori telco” continua Nicoletta Giadrossi, che spiega come il gruppo veda l’innovazione tecnologica. “Noi per il nostro ruolo noi non siamo degli “early adopter”, cioè noi non possiamo lavorare su delle tecnologie che non sono ancora state provate e non sono resilienti, però vogliamo essere dei “fast follower” e soprattutto dei “fast implementer”, cioè vogliamo subito capire le tecnologie che possono portare dei vantaggi e metterle in atto, metterle a terra molto rapidamente”.
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