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ANSAcom - In collaborazione con Challenge Network – Progetto Made in Italy
Il Pnrr può rappresentare una grande opportunità per investire nell’innovazione tecnologica e rafforzarne le competenze anche nel mondo del lavoro. È uno dei temi di cui si è discusso a Salerno nell’ambito del roadshow ‘Tradizione e Innovazione Made in Italy. I protagonisti si raccontano’, promosso da 'Made in Italy’. Nel corso dei vari panel, infatti, è emerso che soprattutto in ambito digitale molte aziende faticano a trovare le competenze richieste. “Una delle missioni del Pnrr è proprio la digitalizzazione e l’innovazione”, ha spiegato Cristian Carmine Esposito, professore associato d’informatica presso l’Università degli Studi di Salerno. “L’Italia, con il 30% di digitalizzazione, è ultima a livello europeo.
Ecco perché l’alfabetizzazione digitale è in cima alla lista degli obiettivi del Pnrr”, ha aggiunto Esposito. “Il piano finanzierà una serie di progetti per la definizione di compagini paritetiche proprio per il trasferimento tecnologico”. Una strategia che, chiaramente, mira a “superare il gap che abbiamo con altri stati membri dell’Unione Europea” e che potrebbe consentire di “fare business in maniera migliore”. Ma per Esposito è necessario investire anche sulla sicurezza informatica in quanto “le competenze aziendali non sempre sono adeguate per contrastare i rischi”. Un settore, quello della sicurezza cibernetica, in cui “l’Università degli Studi di Salerno rappresenta un punto di eccellenza per la diffusione delle competenze”.
Il Pnrr, inoltre, secondo Esposito potrà “fungere da volano per il miglioramento delle strutture di rete”. “Molte aziende - conclude il docente - credono che comprando l’ultimo ritrovato si ponga fine alle problematiche della sicurezza informatica. Ma questa idea è sbagliata in quanto molto dipende soprattutto dalla formazione”.
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