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ANSAcom - In collaborazione con Intesa Sanpaolo
“L'intelligenza artificiale porta con sé potenzialmente alcune criticità collegate alla protezione dei dati e alle questioni etiche in generale. Il settore finanziario e assicurativo si muove già nell'ambito di un contesto normativo molto stringente per quanto riguarda la protezione dei dati personali: GDPR e cyber security unitamente alla Direttiva sulla Distribuzione Assicurativa (IDD) che impone requisiti di trasparenza e qualità delle informazioni fornite ai clienti. Da sole, però, queste norme non sono sufficienti a prevenire i rischi associati all'adozione delle nuove tecnologie collegate all’intelligenza artificiale”. Lo ha detto all’ANSA Massimiliano Dalla Via, amministratore delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo RBM Salute, a margine dell’evento ‘L’AI e il tocco umano nell’innovazione della relazione Cliente/Banca Assicurazione’ presso la sede del gruppo di via Melchiorre Gioia a Milano. “Dal mio punto di vista - ha continuato - diventa fondamentale la capacità di auto organizzarsi delle imprese. La governance, i processi aziendali e la cultura aziendale sono tutte leve che dovranno essere attivate per ridurre i rischi collegati all'adozione di queste nuove tecnologie. In ogni caso le persone dovranno rimanere un elemento centrale in tutti i processi basati su strumenti di intelligenza artificiale e dovranno continuare a garantire ai propri clienti una sempre maggiore trasparenza e responsabilità soprattutto in settori sensibili come quello finanziario e assicurativo”.
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