TUNISI - L'Unione nazionale delle donne tunisine ha condannato, in un comunicato rilasciato in occasione dell'avvio della campagna delle Nazioni Unite per i 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, quest'anno sotto lo slogan "ogni 10 minuti, una donna viene uccisa", il continuo aumento del numero di femminicidi in Tunisia.
L'Unione non fornisce dati ma ci sono quelli dell'associazione Aswat Nissa secondo cui dall'inizio dell'anno fino al 9 agosto scorso sono stati commessi almeno tredici femminicidi nel paese. E l'84,7% delle donne (dai 15 ai 74 anni) in Tunisia ha denunciato di essere state sottoposte a violenza almeno una volta nella vita.
Per l'Unione nazionale delle donne tunisine "l'allarmante aumento" dei femminicidi "è dovuto alla negligenza dello Stato nei confronti dei rischi di violenza e alla scarsa attuazione della legge n. 58 del 2017 relativa all'eliminazione della violenza contro le donne". "Ciò è aggravato da lunghe procedure legali, dalla persistenza dell'impunità e dall'incapacità di fornire la necessaria protezione legale alle donne vittime di violenza per garantire la loro sicurezza e protezione", si legge ancora nella nota in cui l'Unione "parla della mentalità comune che normalizza la violenza di genere". L'associazione evidenzia inoltre l'assenza di un piano nazionale completo che coinvolga vari ministeri competenti per promuovere una cultura che rispetti la dignità delle donne e i loro diritti alla piena cittadinanza. L'Unione invita le parti interessate a migliorare i sistemi di supporto alle donne vittime di violenza, ad accogliere le donne con disabilità e a integrare i loro problemi in piani, strategie e politiche pubbliche. Sottolinea la necessità di una maggiore attenzione alle persone con disabilità, notando che la violenza contro questo gruppo è aggravata, in particolare per le donne, poiché la discriminazione avviene prima in base alla disabilità e poi in base al genere. In un'altra nota, l'Unione ha elogiato l'emanazione del decreto n. 4 del 2024 riguardante il sistema di protezione sociale per le lavoratrici agricole e la decisione di creare un fondo di protezione sociale dedicato a loro.
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