L'uso dell'acqua del fiume Basento
era "l'unica soluzione per fronteggiare la crisi idrica del
Camastra" perché "è l'unica risorsa che può garantire una
portata costante di 400 litri al secondo di acqua, più o meno
quanto in grado di dare oggi il Camastra. Nessun'altra fonte può
garantire lo stesso volume d'acqua".
Lo ha scritto su facebook la Regione Basilicata, in una
pagine dedicata a domande e risposte sulla crisi idrica che
interessi i 29 comuni serviti dalla diga della Camastra e sulle
soluzioni adottate.
Nel sottolineare esperti e tecnici stanno lavorando per
individuare nuove sorgenti o riattivare alcuni pozzi, la pagana
risponde a domande sul colore che l'acqua assume dopo che le
condotte sono rimaste vuote e sulle analisi effettuate sulla
risorsa idrica: "Solo dopo l'esito delle analisi, quindi a
partire da ieri sera, Acquedotto Lucano ha cominciato a
distribuire l'acqua proveniente dal Basento". Infine, la Regione
ha spiegato che "in questo periodo, e verosimilmente per altre
48 ore, si stanno effettuando manovre di ripristino del regolare
regime di portata e pressione nelle condotte. Questo perché, nel
periodo di scambio tra le acque del Camastra e le acque del
Basento, i serbatoi principali sono stati chiusi in attesa del
via libera da parte dell'Asp e le condotte e i serbatoi comunali
si sono svuotati. Ripartendo da zero, nelle fasi di riempimento,
si generano sacche d'aria in alcuni punti della rete che per
essere rimosse necessitano di manovre idrauliche laboriose che
impiegano tempo. Per questo, in alcuni paesi, l'acqua arriva
tempestivamente ed in altri risulta ancora da ripristinare.
Acquedotto Lucano comunica che questa problematica è in fase di
risoluzione".
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