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A Matera la Casa di Ortega si arricchisce con due nuove opere

A Matera la Casa di Ortega si arricchisce con due nuove opere

Una tela del 1968 e un telero sul 'Golpe' del 1981

MATERA, 27 novembre 2024, 15:02

Redazione ANSA

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Due opere realizzate dall'artista ed esule spagnolo Josè Ortega, che visse a Matera dal 1972 al 1975 durante la dittatura franchista, sono entrate a far parte da oggi della collezione di bassorilievi policromi in cartapesta del museo ''Casa di Ortega'' nei rioni Sassi.
    Si tratta di una tela del 1968, senza titolo, di medie dimensioni, e un telero del 1982 intitolato El 23-F. La prima, che rappresenta una scena della repressione franchista arriva da Bologna, donata della Famiglia Venturi. E' stata esposta in Italia nella primavera del 1972 a Roma e Milano, in occasione della mostra "Amnistia. Que trata de Espana", iniziativa organizzata dalla Cgil con lo scopo di raccogliere fondi per il movimento operaio clandestino in Spagna e per la rivista Mundo Obrero, con la quale Ortega collaborava.
    L'altra, El 23-F, è un telero lungo cinque metri e alto due, ripartito in tre pannelli, giunto nel 2014 , donato da Marivì Nebreda alla Fondazione Zetema e da questa alla Casa di Ortega.
    Venne realizzato tra il 1981 e il 1982. Raffigura le fasi cruciali di un tentativo di colpo di Stato culminato nella irruzione all'interno del Parlamento spagnolo del colonnello della guardia civil Antonio Tejero Molina, avvenuto il 23 febbraio 1981 in occasione del voto di fiducia per il capo del governo Leopoldo Calvo Sotelo. L'artista spagnolo aveva riprodotto in primo piano i volti del presidente del parlamento uscente, Adolfo Suarez Gonzalez, e del segretario del partito comunista, Santiago Carrillo, e quelli sfumati o simili a manichini di quanti avevano preferito nascondersi sotto i banchi.
   

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