La necessità di "avanzare proposte
per arrivare con una soluzione condivisa" all'incontro in
programma sulla vertenza Callmat nella sede del Ministero delle
Imprese e del Made in Italy mercoledì 8 gennaio, è stata
sottolineata dall'assessore allo Sviluppo economico della
Regione Basilicata, Francesco Cupparo, "aprendo - è spiegato in
un comunicato diffuso dall'ufficio stampa della Giunta lucana -
l'incontro preparatorio che si è svolto oggi a Potenza".
Alla riunione "hanno partecipato il consigliere regionale
Michele Napoli, dirigenti e funzionari della Direzione generale
allo Sviluppo economico della Regione, i rappresentanti delle
organizzazioni sindacali e delle imprese Callmat e Tim. Nel
corso dell'incontro i sindacati hanno chiesto in maniera
unitaria alla Callmat di ritirare la procedura di licenziamento
collettivo per 252 unità della sede di Matera e di attivare
contestualmente gli ammortizzatori sociali".
Cupparo ha "chiesto alla Callmat di contribuire alla
soluzione della vertenza assumendosi la sua parte di
responsabilità". Nel comunicato è quindi sottolineato che "i
rappresentanti di Callmat hanno confermato la riduzione dei
flussi e si sono detti disponibili a valutare proposte
alternative ai licenziamenti e l'attivazione degli
ammortizzatori sociali in un quadro organico rispetto a quello
che farà Tim o altri interlocutori anche in una prospettiva
temporalmente limitata". I rappresentanti di Tim "hanno
affermato invece che, a seguito del calo dei volumi produttivi,
Tim prediligerà la gestione degli stessi attraverso i propri
call center, con circa 4.100 dipendenti, e ha chiesto pertanto
che si prenda atto di questa situazione".
I sindacati "hanno chiesto di conoscere i flussi, data la
discrepanza di dati tra Tim e Callmat, e che Tim presenti un
piano industriale alternativo alla chiusura che consenta a
Callmat di richiedere gli ammortizzatori sociali, per
individuare nel frattempo soluzioni che garantiscano la tenuta
occupazionale".
Cupparo, nel condividere la soluzione proposta dalle
organizzazioni sindacali, ha auspicato "una fattiva
collaborazione di tutte le parti", ed in particolare ha chiesto
ai rappresentanti della Tim "di ricevere possibilmente prima
dell'incontro ministeriale del giorno 8 gennaio i dati sui
flussi che potranno essere garantiti a favore del call center di
Matera" e ha inoltre ribadito la volontà "di individuare ogni
soluzione utile per il futuro di un'attività che
complessivamente coinvolge circa 400 lavoratori e svolge una
significativa funzione sociale".
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