Novantaquattro candele
accese nel punto della spiaggia di Steccato di Cutro dove sei
mesi fa, il 26 febbraio 2023, avveniva il naufragio che segnava
una delle più grandi tragedie dell'immigrazione. Novantaquattro
luci come le vittime accertate dello schianto del caicco "Summer
love" sulle coste crotonesi. Ad accenderle, verso le 4,30 -
l'ora del naufragio- è stato un gruppo di persone che ha accolto
l'appello del giornale on line CrotoneNews. Attorno al relitto
di una parte della targa con il nome della barca, sono state
poste 59 candele rosse per ricordare gli adulti e 35 candele
bianche simbolo dei minori deceduti.
Prima dell'accensione sono state spente le luci dei telefoni
e dei faretti dei cameraman per provare ad immaginare le
sensazioni di chi era a bordo del caicco finito su una secca e
poi sballottolato dal mare in tempesta. Stamani il mare era
calmo ed il cielo stellato, ma il buio ha fatto comprendere il
terrore che hanno provato nella notte gelida di sei mesi fa i
migranti a bordo.
Accanto ad ogni candela ciascuno dei presenti, tra cui anche
il sindaco di Cutro Antonio Ceraso, ha posto il nome di una
delle vittime dopo averlo letto ad alta voce. Ramzi Labidi,
dell'associazione Sabir ha letto la prima Sura del Corano,
mentre l'attore Francesco Pupa ha declamato i versi di una
preghiera laica. Poi il silenzio, l'emozione e le lacrime. Alla
cerimonia c'era anche Vincenzo Luciano, il pescatore di Steccato
che per primo è intervenuto a portare soccorso ma che ha potuto
solo tirare fuori dal mare dei cadaveri.
"Era giusto ricordare a sei mesi dalla strage le persone che
hanno perso la vita in mare - ha detto il direttore di
CrotoneNews, Vincenzo Montalcini -. Lo abbiamo fatto accendendo
delle luci per chiedere di fare luce sull'accaduto".
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