/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nalina, sopravvissuta al naufragio chiede dei genitori e piange

Nalina, sopravvissuta al naufragio chiede dei genitori e piange

La piccola nell'ospedale di Locri ringrazia a gesti il personale

LOCRI, 18 giugno 2024, 17:43

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Piange, si lamenta per i dolori alle braccia e non fa che chiedere notizie dei genitori e della sorellina, ma non risparmia gesti inequivocabili di ringraziamento a chi si sta prodigando per lei, medici ed infermieri, abbracciando le loro mani e baciandole. Nalina è la più piccola - solo dieci anni - dei superstiti dell'ennesima tragedia in mare, l'affondamento della barca a vela sulla quale si trovava insieme alla sua famiglia e ad un'altra settantina di disperati, una sessantina dei quali spariti nelle acque del mare Ionio a circa 120 miglia dalla costa calabrese e tra loro 26 bambini.
    Lei, insieme ad altri 10 migranti iracheni ed iraniani, si è salvata per essere riuscita ad aggrapparsi alla barca semisommersa, fino a quando è stata recuperata dall'equipaggio di un mercantile ed affidata alla Guardia costiera che ha portato tutti in salvo nel porto di Roccella Ionica. Del gruppo faceva parte anche una donna che però non ce l'ha fatta ed è morta durante il viaggio verso lo scalo calabrese.
    Adesso Nalina è sdraiata su un letto dell'ospedale di Locri dove il personale si prende cura di lei, non solo dal punto di vista fisico - le sue condizioni sono notevolmente migliorate - ma anche morale, manifestandole tutto l'affetto che è possibile in momenti come questi.
    "La bambina non fa altro, anche se a gesti visto che parla solo iracheno, che ringraziarci per quello che finora abbiamo fatto per lei. Quello, però, che più ci rattrista e ci fa sentire impotenti è che chiede in continuazione notizie dei suoi familiari e perché ancora i genitori non sono venuti a trovarla e incontrarla", raccontano il il primario del reparto di Pediatria dell'ospedale di Locri Antonio Musolino e il dirigente medico dello stesso reparto Rosanna Lia.
    "Per noi - spiegano - è davvero difficile affrontare una situazione del genere. E' chiaro, comunque, che appena Nalina starà ancora meglio, chi di competenza, non certo noi medici, dovrà cominciare ad affrontare con lei il discorso legato ai suoi familiari".
    La piccola irachena, infatti, ancora non sa che i componenti della sua famiglia sono nell'elenco dei dispersi in mare e che, salvo miracoli, difficilmente li potrà rivedere vivi. Le ricerche vanno avanti ininterrottamente da ieri, da quando è scattato l'allarme, ma come evidenziano i soccorritori, le possibilità di sopravvivere in acqua, in mare aperto, soprattutto senza strumenti di salvataggio, sono ridotte al lumicino.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza