/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Truffa su 'bonus facciate' in Calabria, due arresti

Truffa su 'bonus facciate' in Calabria, due arresti

Operazione Guardia di finanza su direttive Procura Palmi

TAURIANOVA, 18 luglio 2024, 11:14

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Due persone, titolari di altrettante imprese edili, sono state arrestate e poste ai domiciliari dalla Guardia di finanza a Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, con l'accusa di avere messo in atto una truffa legata al "bonus facciate". I finanzieri hanno anche anche sequestrato un milione e seicentomila euro, somma corrispondente all'importo della presunta truffa.
    Ai due arrestati vengono contestati i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e riciclaggio.
    L'operazione che ha portato agli arresti ed al sequestro é stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, diretta da Emanuele Crescenti.

Il milione e seicentomila euro oggetto del sequestro preventivo che é stato eseguito, secondo quanto é emerso dalle indagini della Compagnia di Palmi della Guardia di finanza, sarebbe collegato alla creazione ed al riciclaggio di crediti d'imposta fittizi. L'indagine delle fiamme gialle è scaturita da un'attività di polizia economico finanziaria che ha consentito di fare luce su crediti d'imposta fittizi, frutto di un sistema di frode. I due imprenditori arrestati, secondo l'accusa, avrebbero fittiziamente prodotto crediti di imposta, relativi ad interventi di recupero del patrimonio edilizio in realtà mai eseguiti, successivamente ceduti ad istituti di credito e ad altre società. L'accusa di riciclaggio riguarda, in particolare, il mancato pagamento di un controvalore nella cessione di crediti d'imposta a tre società. Le società coinvolte nell'inchiesta sono state poste sotto sequestro ed affidate ad un amministratore giudiziario.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza