Sono stati tutti assolti gli
imputati che avevano scelto di essere giudicati con rito
abbreviato del processo, denominato "Scirocco", sui presunti
illeciti nella gestione della depurazione. La sentenza é stata
emessa dal Gup di Catanzaro, Arianna Roccia.
Gli imputati assolti sono l'ingegnere Daniele Nisticò, difeso
dall'avvocato Antonio Lomonaco, e Tommaso Agretto e Cannistrà
Andrea, assistiti dall'avvocato Giovanni Merante, tutti ex
dipendenti della "Mke", la società che gestisce la manutenzione
ed i lavori sugli impianti di depurazione delle acque civili ed
industriali e delle reti fognarie.
Il processo, scaturito da un'inchiesta della Dda di Catanzaro,
ha riguardato, in particolare, i presunti illeciti nella
gestione degli impianti di depurazione facenti capo al gruppo
Minieri, che forniva le sue prestazioni, oltre che in Calabria,
in Emilia-Romagna, Basilicata e Sicilia, gestendo oltre 500
impianti. Tra le contestazioni mosse nel processo quelle
riguardanti la mancata manutenzione degli impianti, la gestione
illecita nello smaltimento dei fanghi e dei liquami.
La pubblica accusa aveva chiesto la condanna di Agretto e
Cannistrà, rispettivamente, a due anni e ad un anno e quattro
mesi di reclusione, mentre per Nisticò era stata chiesta
l'assoluzione.
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