(ANSA) - NAPOLI, 17 GEN - Un'utenza telefonica attribuita a
persone con simili generalità, conversazioni intercettate
ritenute incompatibili con colui che le avrebbe intrattenute e
anche un sedicente avvocato turco messosi in contatto sia con il
collega italiano che difende la famiglia Celentano, l'avvocato
Luigi Ferrandino, sia con la blogger Vincenza Trentinella che ha
presentato elementi a supporto della cosiddetta "pista turca":
sono alcuni dei quesiti che il gip di Napoli, Federica Colucci,
ha posto agli inquirenti della Procura che stanno indagando su
Angela Celentano, la bimba di cui si sono perse le tracce sul
Monte Faito il 10 agosto del 1996.
Secondo la blogger - che ha raccolto informazioni
confidenziali da un prete deceduto - Angela sarebbe stata
adottata da un veterinario turco. A supporto di questa tesi ha
fornito degli elementi agli inquirenti, tra cui un video, che
non ha trovato alcuna corrispondenza con l'immagine di Angela.
Ma dalla documentazione raccolta sulla vicenda, anche frutto di
una missione sull'isolotto Buyukada, spuntano nomi simili ma
diversi della persona coinvolta nell'indagine: Fahri Dal, Fahfi
Bey e anche Fahri Dahl. Il gip ha quindi chiesto, tra l'altro,
di verificare - attraverso una rogatoria internazionale -
l'eventuale esistenza all'anagrafe di queste persone come anche
l'esistenza del sedicente avvocato Ali Cem Sener.
Poi c'è un altro particolare sul quale il giudice ha chiesto
una verifica: una cicatrice che il presunto padre turco di
Angela avrebbe sul collo a cui la blogger ha fatto chiaro
riferimento. Inoltre c'è il mistero delle conversazioni
telefoniche intercettate: nei tabulati dell'utenza intercettata
figurano telefonate con utenze tedesche, americane, svizzere,
greche, francesi, libiche e ucraine mentre la persona sottoposta
a interrogatorio - Fahri Dal - ha riferito di essere stato una
sola volta all'estero, precisamente in Ungheria.
"La blogger ha sostenuto che gli investigatori che si recarono
in Turchia commisero un grave errore - dice l'avvocato
Ferrandino - ovvero che avrebbero interrogato la persona
sbagliata. Ritengo, invece, che l'indagine sia stata svolta con
perizia da un'eccellenza a livello europeo, cioé dal Ros dei
Carabinieri". (ANSA).