(ANSA) - SAN GIORGIO A CREMANO (NAPOLI), 27 FEB - Di fronte
ad episodi di bullismo o di cyberbullismo "Non state in silenzio
ma usate l'arma della parola: denunciate. Ci sono strumenti
utili". Così il sostituto procuratore presso il Tribunale per i
Minorenni di Napoli, Emilia Galante Sorrentino in un passaggio
del suo intervento all'incontro sulla lotta a bullismo e
cyberbullismo con gli alunni dell'Iti 'Enrico Medi' di San
Giorgio a Cremano. La pm, dopo aver mostrato un breve video su
episodi di bullismo tra adolescenti, si è soffermata sulla
figura del 'terzo spettatore' ovvero di colui che fa propendere
l'ago della bilancia dalla parte del bullo (acconsentendo con un
sorriso) o dalla parte della vittima (reagendo e denunciando).
"Quest'ultima è l'unica arma che noi vorremmo che i ragazzi
impugnassero: l'arma della parola. In queste circostanze o
dinamiche di bullismo, è difficile ma importante parlarne!
Magari con un compagno più forte o che ha subito esperienza
analoga, con un professore più aperto, con il vostro allenatore
di calcio, con lo psicologo dello sportello della scuola.
Trovate qualcuno che vi capisca, anche se non è facile perché un
adulto spesso non può comprendere situazioni di un'altra fascia
generazionale. Recatevi anche alla Polizia Postale o consultate
il sito del Tribunale per i Minorenni o segnalate episodi
attraverso l'app YouPol che vi assicura l'anonimato". Chi compie
atti di bullismo utilizzando i social, non la passa liscia. "Non
basta premere il tasto 'canc' per eliminare foto di violenza o
di altro genere perché le immagini restano nella memoria del
vostro telefonino, e la Polizia Postale riuscirà a recuperarle".
"Il web - ha concluso - è un luogo senza spazio e senza tempo
ricco di informazioni ma anche di immagini delicate. E per
questo, vi invito a utilizzare gli strumenti che la tecnologia
vi offre in modo consapevole e coerente, avendo cura di
comprendere la vostra attività e quelle che sono le reazioni da
parte di chi quel social lo usa come voi". (ANSA)