(ANSA) - NAPOLI, 12 MAR - "A Napoli in questi giorni senti l'onda dell'attesa, dell'emozione che ti coinvolge.
Nel calcio, in campo, ma soprattutto in città.
Per questo ho pensato al
ciondolo con la mano che simboleggia il tre. Potrà essere il
numero degli scudetti ma allo stesso tempo ha diverse letture,
lo posso vedere come un ex voto, è un riferimento alla mano
nella benedizione cattolica con la Trinità". Antonio Lucio
Correale, scultore napoletano, descrive così nel suo studio ai
Quartieri Spagnoli, l'opera che ha realizzato in questi giorni.
Artista punto di riferimento per i costumisti del cinema,
arredatore di locali con mobili e materiali antichi riciclati e
usati per nuovi motivi, Correale sottolinea: "Napoli è un luogo
di profonda cultura, amata dagli intellettuali nei secoli,
potrebbe vivere solo diffondendo cultura e non spacciando pizza
e babà". Correale raccontala sua opera realizzata a mano, in
argento. Una mano con le dita del tre con alla base una N di
Napoli. "Io non sono stato mai un grande tifoso di calcio ma
queste settimane hanno un significato diverso per me. Ho vissuto
la Napoli del primo scudetto dell'87, so da allora che eventi
così hanno una valenza al di là del tifo, sono giorni di
rinascita sociale, una falsariga su cui mi sono sempre mosso e
che esprimo attraverso le sculture che realizzo. E' un passo
avanti per la città, vuol dire sentire l'onda che attraversa i
vicoli e le strade, rivivere una clima che ti coinvolge e ti
porta a creare una cosa non banale e che abbia sensi diversi".
Simboli artigianali da conservare, non solo pizze e
sfogliatelle. (ANSA).