(ANSA) - NAPOLI, 19 MAR - Si sono radunati e sono entrati in
azione "perché era giunta voce che stessero devastando Napoli":
così si è giustificato uno dei cinque ultrà azzurri arrestati
per gli scontri avvenuti a Napoli mercoledì scorso in occasione
della partita di Champions League tra Napoli e Eintracht.
In piazza del Gesù, nel pomeriggio dello scorso 15 marzo, si
sono fronteggiati ben 600 supporters della squadra tedesca (tra
cui c'erano anche tifosi dell'Atalanta) e 200 napoletani,
entrati in azione - come è stato da loro stessi ribadito - "per
difendere Napoli".
L'enorme sforzo delle forze dell'ordine ha impedito che le due
opposte fazioni arrivassero al "corpo a corpo" e numerosi sono i
poliziotti che hanno riportato conseguenze e lesioni a causa di
quella vera e propria guerriglia.
Alcuni degli ultrà napoletani sono stati ripresi a volto
scoperto, con fumogeni e petardi. Altri, malgrado travisati,
sono stati comunque identificati, inequivocabilmente, e quando
gli è stato notificato il provvedimento hanno ammesso di avere
preso parte ai tafferugli. Uno, quello che ieri il gip Leda
Rossetti ha scarcerato, è stato identificato, sempre grazie ai
video, nei pressi di piazza del Gesù, con il volto scoperto e
con un casco in testa. Ma i suoi comportamenti non appaiono
offensivi. Anzi, viene inquadrato mentre si allontana.
Nei confronti dei supporter azzurri arrestati la Procura di
Napoli ha ipotizzato i reati di resistenza a pubblico ufficiale
aggravata, lesioni personali aggravate nei confronti di sette
agenti, e il lancio di oggetti atti a offendere (pietre,
bottiglie, bombe carta sedie, mazze e tavolini) all'indirizzo
degli agenti della Ps e della tifoseria tedesca.
Ieri il giudice ha convalidato l'arresto per tre per
napoletani e per tre tedeschi. Per un napoletano è stata
disposta la scarcerazione. L'altro ieri è stato invece
condannato a due anni e mezzo di reclusione (al termine di un
processo celebrato per direttissima) il quinto tifoso partenopeo
arrestato per il quale è stata disposta la detenzione
domiciliare. Quattro dei cinque tifosi del Napoli sono stati
difesi dall'avvocato Emilio Coppola. Quelli tedeschi dagli
avvocati Giovanni Adami, Daniele Tuffali, Simone Bonaldi e
Serena Improta. (ANSA).