(ANSA) - NAPOLI, 30 MAR - Prima udienza oggi, nel Tribunale
di Napoli, del processo sul grave incidente avvenuto il 22
luglio 2021 a Capri, dove un bus del trasporto locale è
precipitato dalla strada provinciale 66, a Marina Grande.
L'impatto provocò la morte del conducente, Emanuele Melillo, e
il ferimento di diversi passeggeri.
Oggi l'avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale della famiglia
Melillo ha presentato la costituzione di parte civile di padre,
madre, fratello e sorella della vittima. Stessa istanza anche da
parte dell'avvocato Ugo Scognamiglio, legale della compagna di
Emanuele, Valentina Rocca, e della figlia undicenne della
coppia.
Entrambi i legali - Cacciapuoti e Scognamigno - ha chiesto al
gup Gabriella Logozzo (44esima sezione) il riconoscimento della
responsabilità civile a carico dei legali rappresentanti
dell'Atc (la società di trasporto di Capri) e della Città
Metropolitana di Napoli.
In aula erano presenti il padre e il fratello di Melillo e la
sua compagna. La prossima udienza è stata fissata per le 11 del
16 maggio prossimo.
Lo scorso 3 marzo la Procura di Napoli (sostituti procuratori
Maurizio De Marco e Giuseppe Tittaferrante) ha chiesto il rinvio
a giudizio di tre indagati: il medico a cui la società di
trasporto aveva delegato la sorveglianza sanitaria dei
lavoratori, il legale rappresentante della stessa società, e un
funzionario della Città Metropolitana di Napoli. (ANSA).