(ANSA) - CASERTA, 07 APR - La visita a Casal di Principe, in
provincia di Caserta, il 21 marzo scorso del presidente della
Repubblica Sergio Mattarella per ricordare la figura di don
Peppe Diana, il sacerdote ucciso dalla camorra, "è stato ed è
motivo di orgoglio", che ha certificato il rilancio della
cittadina dai decenni bui del predominio dei clan, ma ora è il
momento, perché il rilancio sia non solo morale ma anche
concreto e visibile, "che le amministrazioni pubbliche diano
concretezza all'auspicio del Capo dello Stato, che ha richiamato
la politica ad essere autorevole nel fornire le risposte alle
emergenze e ai problemi socio-economici dei territori, e le
amministrazioni pubbliche ad essere rapide, specie ora che sono
tanti progetti legati al Pnrr".
Dopo la grande gioia della visita di Mattarella, e le
sollecitazioni rivolte dal Capo dello Stato alle istituzioni, il
sindaco di Casal di Principe Renato Natale scrive una lettera
allo stesso Mattarella e ai vertici delle istituzioni
(Presidenza del Consiglio, vari ministri e Regione Campania) per
richiamare l'attenzione sulle tante criticità che permangono a
Casal di Principe, e che ne impediscono lo sviluppo, dalla
carenza di risorse al Comune di uomini e mezzi, alle spese per
la gestione dei beni confiscati alla camorra, dalle capacità
produttive del territorio depauperate dalla camorra al degrado
ambientale e alle bonifiche mai realizzate, per concludere con
l'abusivismo edilizio, altro problema ereditato dal Comune dagli
anni in cui la camorra comandava, per cui si costruiva ovunque
in assenza di piani regolatori.
Dal 2014, anno in cui Natale è diventato sindaco (è al
secondo mandato che scadrà nel 2024), nessuno di questi problemi
è stato risolto, nonostante i suoi continui richiami alle
istituzioni. (ANSA).