(ANSA) - NAPOLI, 13 APR - "I fenomeni di devianza minorile a
Napoli e nella Campania non sono da considerarsi esclusivamente
un prodotto della camorra ma da questa ne traggono comunque
linfa e ispirazione secondo modelli comportamentali tipici di
emulazione e identificazione". E' quanto viene sottolineato
nell'ultima relazione semestrale al Parlamento della Direzione
investigativa antimafia per la quale "a Napoli, così come in
tutta la Campania, la prolungata assenza dalle attività
scolastiche a causa della pandemia ha, in un certo qual modo,
favorito l'avvicinamento dei minorenni alle attività illegali
'di strada' avviandoli verso la 'carriera delinquenziale'".
"Ad accrescere la diffusione delle variegate forme di devianza
giovanile - viene spiegato nella relazione - contribuisce anche
l'abuso di sostanze stupefacenti, fenomeno alimentato anche
dalla commercializzazione di droghe nel web che colpisce una
larga fascia dell'universo minorile, con il coinvolgimento di
giovani 'vicini' a contesti di criminalità organizzata in
episodi violenti".
Inoltre, nel semestre in esame (gennaio-giugno 2022), secondo la
DIA, "si è anche assistito a una elevata diffusione di
comportamenti antisociali e illeciti aventi come protagonisti i
minori, ovvero condotte criminali riconducibili
ai cosiddetti fenomeni 'baby gang', 'bullismo' e 'cyber
bullismo', in cui il minore stesso emerge, contemporaneamente,
quale autore e vittima del reato". (ANSA).