(ANSA) - NAPOLI, 13 APR - Per la festa scudetto a Napoli più
agenti e un piano sicurezza: è quanto è stato deciso nella
riunione tenutasi nel pomeriggio al Viminale, presenti il
ministro Piantedosi, i vertici delle forze di polizia, il
sindaco di Napoli Manfredi, il presidente del Napoli De
Laurentiis, il prefetto Palomba e il questore Giuliano. Il Piano
sicurezza verrà messo in campo sia in occasione della 'festa
spontanea', che ci sarà nel giorno in cui la squadra conquisterà
matematicamente il titolo, sia in occasione della festa
organizzata che si svolgerà a chiusura del campionato il 4
giugno. In questa data - si apprende - i festeggiamenti si
svolgeranno nel post partita all'interno dello stadio
'Maradona', per poi spostarsi in varie piazze della città. Palco
principale sarà naturalmente piazza Plebiscito mentre gli altri
luoghi per la festa 'diffusa' si ipotizza possano essere: piazza
Mercato, piazza Ciro Esposito a Scampia e l'ex base Nato a
Bagnoli. Obiettivo dell'amministrazione e della Prefettura è
evitare che la popolazione si concentri nel cuore della città e
soprattutto che vi arrivi con le automobili. In questa direzione
si lavora al potenziamento dei mezzi pubblici. Anche la Asl
Napoli 1 sta già predisponendo un piano ad hoc. Inoltre per
provare a evitare che dal resto della Campania i tifosi si
riversino tutti nel capoluogo si sta lavorando affinchè
festeggiamenti siano organizzati sia nelle altre province, con
particolare riferimento a Caserta e Benevento, che nei Comuni
dell'area metropolitana di Napoli quali Nola, Giugliano,
Castellamare di Stabia e Pozzuoli. E per 'riconciliare' gli
animi dopo le proteste delle scorse settimane da parte del tifo
organizzato, il ministro Piantedosi ha fatto proprio l'appello
che il sindaco Manfredi aveva rivolto alla tifoseria, mantenendo
fermo il principio che qualsiasi violenza o infiltrazione "è
inaccettabile". A tal scopo, potrebbe esserci a breve la
convocazione di un tavolo da parte della Prefettura anche con
rappresentanti del tifo organizzato con l'obiettivo "di
distendere gli animi e aprire un dialogo anche al fine di
responsabilizzare la tifoseria" e di ascoltare le richieste
rispetto ad esempio all'ingresso allo stadio di bandiere e
simboli. (ANSA).