(ANSA) - CASERTA, 14 APR - I sindacati hanno proclamato lo
stato di agitazione permanente del personale della sede Inps di
Caserta "per denunciare la grave carenza di organico in cui
versa l'ente previdenziale sul territorio provinciale". La
decisione segue l'affollata assemblea dei lavoratori tentasi
ieri 13 aprile, preceduta da un presidio dei lavoratori agli
ingressi della direzione provinciale durante il quale sono state
date informazioni agli utenti circa la situazione di difficoltà
in cui versa l'INPS in uno dei territori italiani, come il
Casertano, più colpiti da crisi aziendali, disoccupazione ed
emergenze sociali.
"La preoccupazione più grande dei lavoratori - spiega Rosanna
Ferreri, segretaria funzioni centrali Fp-Cgil Campania - è
quella di non riuscire a garantire in tempi celeri e con la
doverosa attenzione tutte le prestazioni sociali di cui ha
bisogno il territorio, nonostante tutti gli sforzi profusi
quotidianamente; a ciò si aggiunge anche la preoccupazione per
il mancato raggiungimento degli obiettivi che garantiscono gli
incentivi speciali all'interno del territorio regionale, con la
conseguente perdita di salario accessorio necessario a
fronteggiare la caduta del potere d'acquisto". All'assemblea
hanno partecipato anche i segretari generali provinciali della
FP CGIL Luigi Capaccio e della CISL FP Franco Della Rocca, i
segretari regionali FP CGIL Rosanna Ferreri e della UIL PA
Alberto Fruccio. Durante il confronto con i lavoratori, la
Camera del Lavoro della CGIL, attraverso le parole del
segretario Raffaele Maietta, non ha fatto mancare il proprio
sostegno.
Durante il confronto con i lavoratori, i dirigenti sindacali
regionali di CGIL e UIL hanno ricordato che, in un recente
incontro, il Presidente Pasquale Tridico si è impegnato a
riequilibrare, in termini proporzionali, le dotazioni organiche
di Caserta, destinataria di una quota marginale di nuovi
assunti: a fronte di una carenza di 113 unità, dovrebbero
esserne assegnate meno di 40. (ANSA).