(ANSA) - CASERTA, 18 APR - Dalla Reggia di Caserta
all'Anfiteatro campano alle sale espositive della
Sovrintendenza: saranno diversi i musei del Casertano che
resteranno aperti gratuitamente martedì 25 aprile in seguito
alla decisione del Ministro Sangiuliano, che ha voluto replicare
per il giorno della Liberazione dal nazifascismo l'esperienza
che da anni si svolge ogni prima domenica del mese. Alla Reggia
saranno aperti gli Appartamenti Reali e il Parco Reale, mentre
resteranno chiuse le Sale Vanvitelli, la mostra Beyond-
Biberstein, il Giardino Inglese e il Teatro di Corte. L'accesso
al Palazzo Reale Vanvitelliano - fa sapere la direzione museale
- sarà contingentato per numero di visitatori e fasce orarie, e
una quota dei biglietti sarà destinata alla distribuzione
online, l'altra a quella in sede. Anche l'altro importante museo
del casertano, l'Anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere,
sarà aperto, basterà arrivare alla biglietteria per prendere il
tagliando gratuito.
Sarà inoltre aperta il 25 aprile, da parte della
Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le
province di Caserta, la sala espositiva di Sessa Aurunca
(visitabile dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19), dove sarà
possibile ammirare una piccola parte dei reperti archeologici,
prevalentemente marmorea, proveniente dagli scavi condotti dalla
Soprintendenza tra il 1999 e il 2003 nell'area del Teatro Romano
della città. Sul fondo della sala sarà ben visibile l'imponente
statua bicroma rappresentante Matidia Minore, cognata
dell'imperatore Adriano, benefattrice della città e artefice del
restauro del teatro d'età augustea. Si tratta non solo di un
capolavoro assoluto dell'arte romana, frutto del lavoro di
officine orientali impegnate per la casa imperiale, ma anche
della più completa statua policroma rappresentante un
personaggio della famiglia imperiale giunta fino a noi. Tragli
altri reperti le statue loricate di Adriano e di un altro
imperatore, acefalo, in cui forse si deve riconoscere Antonino
Pio, il busto bellissimo di Sabina Augusta, moglie di Adriano,
quello di Salonia Matidia, madre della Minore, e due torsi
femminili acefali di grande pregio rappresentanti due ignoti
membri della casa imperiale. (ANSA).