(ANSA) - NAPOLI, 12 MAG - Le tende nel giardino della facoltà
di Porta di Massa della Federico II: scatta anche a Napoli la
protesta degli studenti denunciano l'enorme aumento degli
affitti in una Napoli che è piena di turisti, causa questa del
forte rincaro.
"Noi tentiamo di fare pressione - spiega Federica - perché i
pochi studentati che esistono non siano fatiscenti come sono
oggi e che ce ne siano tanti altri per i quali si possa fare
richiesta e accedere. La situazione nostra è drammatica e
peggiora, sappiamo che a settembre ci sarà un altro storico
aumento degli affitti". Alloggi con prezzi raddoppiati in
un'Italia in cui "migliaia di studenti - spiega Federica - non
possono permettersi l'università oggi e questo diventa un
divieto al primario diritto dello studio. Parlo di studenti di
piccoli paesi che è giusto che si trasferiscono in grandi città
anche per vedere realtà diverse rispetto al luogo dove sono
nati, ma non ci si riesce perché nostri genitori non possono
permettersi questi costi".
Per molti studenti fuori sede diventa obbligatorio anche
cercarsi un lavoro per potersi pagare un alloggio: "E' dura -
spiega Carlo - lavorare e studiare, anche perché a Napoli si
lavora in condizioni difficili, prendndo paghe basse per lavori
da 8 a 12 ore al giorno. Io ho amici che lavorano sei giorni a
settimana, facedo una vita complicata al punto che devi pregare
il datore di lavoro di avere ogni tanto un girono libero per
poter dare l'esame. Gli aumenti sono molto forti: miei amici
che fino a 2018-2019 avevano stanze da 250 euro al mese, oggi ne
pagano 450. Questo accade per la 'turistificazione' di Napoli
che è positiva per l'immagine della città ma non tutela chi la
città la vive tutti i giorni. Anche io temo di essere cacciato
dalla mia stanza che potrebbe essere trasformata in B&B".
"Pensiamo - spiega Carlo - alla forte quantità di edifici
abbandonati a Napoli e in Campania. In Catalogna hanno deciso di
espropriare grandi proprietà abbandonate da tre o più anni per
trasfromarle in alloggi annche per gli studenti. Pensiamo anche
noi a edifici abbandonati che possono essere ristrutturati e
messi a disposizione dei ragazzi che vogliono fare quello per
cui sono venuti a Napoli, studiare". (ANSA).