(ANSA) - NAPOLI, 15 MAG - "Quello che è accaduto ieri è un
qualcosa di inaudito e, dal mio punto di vista, è un attacco
anche alla mia persona oltre che alla città di Aversa. Hanno
avvelenato la mia squadra". E' l'accusa lanciata in una nota
dal principe Emanuele Filiberto, proprietario del Real Aversa
(serie D) dopo la partita contro il Ragusa persa 6-0 ieri in
Sicilia; risultato che il principe attribuisce a una
intossicazione che ha colto tutti i calciatori.
"Abbiamo deciso di mandare in ritiro la squadra direttamente
nella città di Ragusa, in un noto albergo cittadino - rileva il
principe - proprio per farli ambientare, essendo una città a
600 metri dal livello del mare, ma mai potevamo immaginare che
nel 2023 potessero accadere cose simili. Non voglio fare nessuna
illazione, ma l'unica cosa certa che tutti i nostri calciatori
sono tutti in ospedale. Durante il viaggio di ritorno, dopo le
molte fermate per vomitare, è stato necessario portarli
all'ospedale di Salerno e purtroppo sono stati tutti
ricoverati".
Dopo i malori avvertiti in mattinata dagli atleti del Real
Aversa un dirigente della squadra campana aveva chiesto di poter
rinviare la partita, con esito negativo. "A quel punto -
prosegue Emanuele Filiberto - non avendo alternative, hanno
cercato di mettere in campo i giocatori pieni di farmaci pur di
far disputare la gara, addirittura hanno dovuto mettere un
giocatore al posto del portiere under. Spero che qui si faccia
chiarezza e giustizia Abbiamo già provveduto a denunciare la
struttura che ci ha ospitato, ed ora faremo subito reclamo per
far ripetere la partita e denunceremo tutto alla procura
federale".
Oggi alle ore 14.30 è in programma sull'accaduto una
conferenza stampa nella sala comunale di Aversa, alla quale
Emanuele Filiberto parteciperà in videoconferenza. (ANSA).