(ANSA) - NAPOLI, 16 MAG - E' attesa in serata la decisione della Corte di Appello di Napoli chiamata ad esprimersi sulla richiesta di consegna (estradizione) inoltrata dalla Procura Federale belga che contesta all'europarlamentare Andrea Cozzolino il reato di corruzione internazionale nell'ambito del cosiddetto "Qatargate".
Per la prima volta dall'inizio della vicenda giudiziaria
Cozzolino ha rilasciato dichiarazioni spontanee ai giudici della
Corte di Appello di Napoli (sezione misure di prevenzione)
chiamati a pronunciarsi sul mandato di arresto europeo
notificato all'europarlamentare lo scorso 10 febbraio.
Secondo quanto reso noto dagli avvocati Conte e Ferraro durante
una pausa del processo, l'europarlamentare si è rivolto ai
giudici per sottolineare che nei suoi confronti sono state
sollevate "contestazioni fumose, poco dettagliate".
Cozzolino ha anche voluto sottolineare che, già prima della
revoca dell' immunità parlamentare, ha sempre chiesto di essere
ascoltato dalla procura federale belga senza mai avere avuto
risposta.
Alle dichiarazioni spontanee di Cozzolino è seguita la
discussione dell'avvocato Federico Conte, che ha parlato per
poco più di un'ora. Poi è stata la volta dell'avvocato Dezio
Ferraro. I legali di Cozzolino hanno anche depositato la
sentenza con la quale lo scorso 9 maggio la Corte di Appello di
Milano ha rigettato nell'ambito della stessa vicenda giudiziaria
l'istanza di "consegna" (estradizione) inoltrata sempre per la
procura federale belga per la commercialista Monica Rossana
Bellini.
Secondo l'autorità giudiziaria belga, Cozzolino, dal primo
gennaio 2018 al 15 luglio 2022, in qualità di componente del
Parlamento Europeo, presidente dal 2019 della Delegazione per le
relazioni con i Paesi del Maghreb e co-presidente della
Commissione Parlamentare Congiunta Euro-Marocchina, nonché nella
veste di componente della commissione speciale Pegasus, in
concorso e in associazione con Panzeri, Giorgi, Kaili, Tarabella
e Arena, avrebbe "indebitamente ricevuto, per conto del Governo
del Marocco, verosimilmente da tale Atomun, danaro per
esercitare le sue funzioni parlamentari europee in modo da
favorire gli interessi del Marocco all'interno del Parlamento
Europeo". (ANSA).