(ANSA) - NAPOLI, 26 MAG - È Lorenzo Crea il nuovo direttore
di Initaly, il quotidiano online edito dalla società Visio Adv
di Alessandro Scarfiglieri, un'azienda che vanta oltre 20 anni
di esperienza nel settore marketing territoriale a 360 gradi.
Crea, giornalista professionista già direttore di Retenews24 e
della Tv Gt Channel, è stato nominato al termine del cda
dell'azienda.
Initaly - è scritto in una nota - è una delle realtà più
importanti del panorama editoriale con una community di oltre 1
milione e mezzo di fan distribuiti fra i vari social network del
gruppo.
La redazione di Initaly è già formata da 20 unità che salgono a
30 contando anche i collaboratori che si occupano di aggiornare
le pagine Facebook e Instagram con contenuti esclusivi da tutte
le parti del mondo, senza dimenticare la rivista cartacea
trimestrale che fra poche settimane andrà in stampa per il suo
secondo numero sotto la guida di Enzo Agliardi.
Initaly si occuperà prevalentemente della valorizzazione del
territorio nazionale grazie ai corrispondenti dislocati nelle
principali regioni italiane e nei comuni a più alta vocazione
turistica, con particolare attenzione al mondo della cultura,
della moda, dello spettacolo e dell'enogastronomia di
eccellenza.
Ma grande spazio avranno le persone, anzi le personalità campane
e italiane che rendono onore ai nostri territori nel mondo e che
saranno intervistate, sia sul web che sul cartaceo, per la nuova
sezione denominata "people".
Nel corso della riunione di redazione, coordinata dalla project
manager Francesca Annunziata, è stata già definita la presenza
di Initaly al prossimo Festival del Cinema di Venezia, in
programma dal 30 Agosto al 9 Settembre, e l'accordo con la
Fashion Week di Dubai prevista fra fine Ottobre e Novembre come
media partner dell'evento.
Non saranno trascurati i grandi eventi locali, anche per
raccontare da molto vicino il boom turistico di Napoli e della
Campania.
Initaly proverà quindi a raccontare l'evoluzione del made in
Italy e del made in Naples con un occhio attento ai nostri
giovani, specie quelli emigrati all'estero per motivi di studio
e lavoro, e i grandi cambiamenti della nostra società, dei suoi
usi e dei suoi costumi. (ANSA).