(ANSA) - MILANO, 03 GIU - "Ma veramente prima ancora di far
nascere un bambino tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con
due genitori già separati? Ma che madre sei!!! Ma te lo
chiedi?". Il 25 maggio scorso Alessandro Impagnatiello scrive
così a Giulia Tramontano, la sua fidanzata incinta di sette mesi
e da lui uccisa due giorni dopo.
Quel giorno i due, come si evince dai WhatsApp agli atti
dell'indagine, stanno discutendo. Lei gli ripete di non essere
"felice" e che la loro storia era al capolinea. "Accetta la mia
decisione e chiudiamo discorso. Non voglio altre discussioni,
frustrazioni, ansie e rabbia continua, lasciami stare".
Alessandro continuerà a mandare messaggi a Giulia anche dopo
averla uccisa. In questo caso per depistare le indagini, uno
solo poche ore prima dell'arresto: "Ho i giornalisti che mi
stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così, mia
mamma piange, mio fratello e Luciano pure, ti prego. Siamo al 4
giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti
supplico".
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