"Pasolini probabilmente è stato un
intellettuale che ha vissuto in maniera più profonda acuta e
lucida la contraddizione che si apriva fra l'umano e la
modernità. Sarà bello ricordare Pasolini per aver introdotto
nella vita pubblica e intellettuale del nostro paese un
principio di verità". Lo ha detto il presidente della Giunta
regionale della Campania, Vincenzo De Luca, presentando oggi
nella sala giunta la mostra 'Host. Pier Paolo Pasolini" che sarà
allestita nrella cappella palatina di Palazzo reale a Napoli dal
7 luglio al 27 agosto.
Si tratta di 9 sculture e 9 dipinti che sono stati realizzati
dall'artista Nicola Verlato. La mostra è stata presentata dal
presidente dell'associazione MetaMorfosi, Pietro Folema e da uno
dei curatori, Lorenzo Canova. L'altro curatore, è l'attuale
sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, la cui presenza
era stata annunciata a Napoli.
La mostra giunge a Napoli dopo una prima esposizione alle
Terme di Diocleziano a Roma e nella sede nazionale di Matera, in
occasione delle celebrazioni del centenario delle nascita di
Pasolini. Ma non poteva mancare una mostra a Napoli proprio in
virtù del particolare legame, come ha rimarcato Folena, che
c'era tra Pasolini e la città di Napoli ed i napoletani.
Pasolini, ha detto ancora De Luca, "ha parlato un linguaggio
di verità. Oggi sarebbe nel suo a spiegare quanto di finzione e
di cialtroneria vi sia in alcune petizioni apparentemente di
sinistra ma sostanzialmente piccolo borghesi e volgari. Ha
denunciato gli elementi di mistificazione presenti in quella
tradizione politica, quando trovava più umano nei poliziotti che
venivano dal Sud che nei figli di papà che facevano i
contestatori a tempo pieno".
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