/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Attacco hacker a Napoli, il Vanvitelli ancora bloccato

Attacco hacker a Napoli, il Vanvitelli ancora bloccato

L'Agenzia nazionale per la cybersicurezza ha mandato una squadra. "Ci dicono che dovremo aspettare più o meno altre 48 ore"

ROMA, 06 luglio 2023, 12:26

Redazione ANSA

ANSACheck

L 'ospedale Vanvitelli a Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'ospedale Vanvitelli a Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'ospedale Vanvitelli a Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

   "In questo momento il sistema informatico è ancora bloccato, siamo tornati a gestire le richieste di analisi su fogli di carta, come una volta". Così Pasquale Di Girolamo, direttore sanitario dell'azienda ospedaliera universitaria Vanvitelli di Napoli, descrive all'ANSA la situazione dopo l'attacco degli hacker al sistema informatico dell'ospedale che si trova nel centro storico.

   L'attività del policlinico prosegue, anche se "tutto è più lento - spiega Di Girolamo - e non si riesce così a gestire al massimo la mole di indagini analitiche. Ieri infatti ho emesso una circolare per ridurre le richieste di analisi solo a quelle strettamente necessarie per urgenze e per il completamento del percorso diagnostico del paziente".

   "I problemi - racconta il direttore sanitario - sono cominciati il primo luglio, pensavamo fosse un guasto del software e invece poi i tecnici dopo lunghe analisi hanno appurato che si trattava degli hacker. Abbiamo avvisato l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale che da Roma ci ha
inviato i propri esperti che sono al lavoro, ci dicono che dovremo aspettare più o meno altre 48 ore". Una situazione che rallenta molto l'attività del policlinico: "Non possiamo trasferire i referti nelle cartelle elettroniche - spiega Di Girolamo - non riusciamo a far funzionare le firme digitali.
Ovviamente i laboratori non riescono a lavorare al meglio, attualmente senza il sistema elettronico ci vuole il 30% del tempo in più per effettuare ogni analisi". 

   Ieri infatti, l'agenzia per la cybersicurezza ha reso noto in un comunivato che "l'azienda ospedaliera universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli ha reso noto di essere stata vittima di un attacco informatico di tipo ransomware e che sono in corso valutazioni per definire la portata dell'attacco, oltre che la natura dei dati oggetto della violazione", aggiungendo che ha inviato una propria squadra di esperti presso il nosocomio napoletano per contribuire all'analisi dell'attacco e al ripristino dei sistemi impattati.

    "Il Csirt, la squadra operativa dell'Agenzia - ha detto il direttore generale, il prefetto Bruno Frattasi - sta lavorando per comprendere le esatte dimensioni dell'attacco e dare ogni forma di supporto all'ospedale napoletano per un ripristino che ci auguriamo possa essere rapido ed efficace. Rinnovo, pertanto, l'invito a tutte le realtà pubbliche del settore sanitario, i più impattati nel nostro paese, a proteggere i propri sistemi informatici adottando le soluzioni tecniche ed organizzative del caso, anche attraverso il loro aggiornamento costante per non cadere vittima di questi attacchi. Conoscere in maniera chiara e approfondita i propri sistemi e le loro dipendenze, sia tecnologiche che organizzative, e il possesso di un solido backup - ha concluso Frattasi - è la strada primaria per far fronte a questo tipo di incursioni degli hacker criminali".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza