/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il lavoro operaio nella danza di Alessandra Sorrentino

Il lavoro operaio nella danza di Alessandra Sorrentino

Da Pompei al Sud America per la Biennale di arte contemporanea

NAPOLI, 18 luglio 2023, 18:14

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La ballerina Alessandra Sorrentino scelta tra numerosi artisti italiani per esibirsi alla Bienalsur, la Biennale del Sud America di arte contemporanea.
    Due gli spettacoli che la giovane Sorrentino, nata a Pompei nel 1990, ha portato sul palco Argentino.
    Con "Tufo" e "Know to be", l'artista mette in scena il peso del lavoro operaio e la danza collegata alla ricerca della "fatica". "Una performance che parte dalla creazione di uno spazio di indagine - spiega la Sorrentino - nel quale, partendo dal corpo femminile, si scopre il senso crudo e reale della fatica". L'artista si confronta, infatti, in una delle due performance, con una tonnellata di mattoni di tufo ( che danno il titolo allo spettacolo) da sollevare e da spostare, con una reference importante al vivere e all'affrontare il proprio "cantiere psicologico". Le sembianze che vengono difatti assunte dai mattoni una volta spostati dall'artista, sono quelle di una casa: per l'appunto il proprio rifugio emotivo, "l'intima casa straniera".
    Questa narrazione della fatica, in entrambe le performance, è occasione per l'artista per rimettere al centro il legame dell'arte con il lavoro operaio, in un clima di commistione con artisti provenienti dall'Europa e dall'America Latina. "La danza non è più danza - dice la Sorrentino- è arte visiva e, come la performance, prende le sembianze della vita stessa. Questa esperienza in Argentina è una conferma di quanto stia dando al movimento una nuova definizione, non voglio essere soltanto la ballerina del corpo e dell'esecuzione, ma voglio entrare nell'ignoto dell'arte contemporanea d'innovazione e d'avanguardia per essere autrice di concetti forti." La rassegna di Cordoba è curata da Benedetta Cassini.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza