Si continua a discutere a Caserta
sulla destinazione del Macrico, enorme area di proprietà della
Chiesa situata nella zona centrale del capoluogo, usata in
passato come deposito dei mezzi dell'Esercito, quindi dismessa e
oggi pronta ad essere riqualificata e riutilizzata a fini
pubblici, così come più volte ribadito dal Vescovo Pietro
Lagnese e da don Antonello Giannotti, direttore dell'Istituto
Diocesano di Sostentamento del Clero (proprietario dell'area).
Ma a dispetto delle ferma volontà dei vertici diocesani, che
hanno espresso contrarietà ad ogni ipotesi di cementificazione,
e alle dichiarazioni di politici e amministratori, che hanno
sempre aderito alla scelta della Chiesa che chiude in pratica la
porta ad interessi privati, nell'ultimo Consiglio comunale
monotematico di qualche settimana fa non è stata messa ai voti
la petizione firmata da centinaia di cittadini casertani,
sostenuta dal Comitato Macrico, che chiedeva di dichiarare la
zona, dal punto di vista urbanistico, "area F2", ovvero
inedificabile.
In una nota il Comitato ricorda che "sono state necessarie
sollecitazioni per convincere il Presidente del Consiglio
Comunale Lorenzo Gentile a porre all'ordine del giorno la
petizione dei cittadini casertani, con un ritardo di un anno e
mezzo dalla richiesta. Ma, come già accaduto in passato, il
Consiglio Comunale ha deciso di non decidere; perchè, come
affermato dall'assessore comunale Maietta, e come emerge dal
processo verbale, 'se diamo la destinazione F2 non possiamo più
tornare indietro!'. Il tema della petizione è dunque entrato in
Consiglio ma non è stato messo in votazione, perché se approvata
- aggiunge il Comitato - avrebbe costituito un importante
indirizzo politico, preliminare alla variante al PRG. Ci
appelliamo a tutti i consiglieri, di maggioranza e di
opposizione, affinché procedano a denunciare al Prefetto quanto
accaduto".
Il Comitato chiede poi ai consiglieri Romolo Vignola e
Raffaele Giovine, che si sono espressi a favore della F2 "di
portare ancora una volta in Consiglio Comunale la proposta di
destinazione F2, e chiedere subito al Presidente del Consiglio
di calendarizzarla".
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