/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gli inquirenti, 'innumerevoli episodi'

Gli inquirenti, 'innumerevoli episodi'

Violenze di gruppo in una casa abbandonata in 'vico dei tossici'

NAPOLI, 26 settembre 2023, 19:00

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono "innumerevoli" gli abusi sessuali subìti dalle due cuginette di 10 e 12 anni a Caivano: le violenze di gruppo sono avvenute tutte in un immobile abbandonato, definito dalle vittime "capanna", in "vico dei tossici".
    Negli atti dell'inchiesta si legge che "le violenze sessuali di gruppo" si sono verificate "innumerevoli nell'arco di soli due mesi", tra giugno e luglio scorsi e sarebbero di sicuro proseguite se la madre di una delle due giovani vittime e il padre dell'altro non avessero dato il via all'inchiesta con le loro denunce.
    Gli stupri del branco sarebbero avvenuti tutti in un immobile abbandonato di Caivano, che le ragazzine definiscono 'capanna', in 'vico dei tossici'.
    In alcuni casi gli indagati sottraevano dalle mani delle vittime i loro cellulari per ricattarle, per costringerle ad avere rapporti sessuali in cambio della restituzione del telefono. Altre volte minacciavano di dire tutto ai loro genitori.
    Oltre agli stupri di gruppo vengono contestate agli indagati anche singoli episodi di violenza, nei quali le giovani vittime venivano minacciate in vario modo e poi costrette ad avere rapporti. Tra gli altri episodi, negli atti dell'inchiesta c'è anche un tentativo di stupro in un centro commerciale di Marcianise. La vittima, grazie alla sua intraprendenza, è riuscita a divincolarsi: all'aggressore ha sferrato un calcio, poi ha cercato di scappare, ma l'assalitore, per fermarla, prima le ha fatto uno sgambetto e poi le ha sferrato un pugno al viso, finito però contro una delle porte di emergenza in quanto la ragazzina è riuscita a schivarlo. In questo caso l'incontro, risalente al marzo scorso, fu fortuito: la bambina era andata al centro commerciale insieme con le sue amiche e venne presa di mira nel momento in cui era da sola.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza