"Il turismo di massa rischia di
distruggere le peculiarità di luoghi speciali come Capri,
appuntamenti come il premio Malaparte sono estremamente
importanti per rivendicarne e sottolinearne la forte identità":
è l' impegno di Michele Pontecorvo Ricciardi, vice presidente di
Ferrarelle Società Benefit, da dodici anni sponsor unico e
artefice del rilancio di una manifestazioneche che è tornata a
celebrare grandi scrittori internazionali come il premiato di
quest'anno, il cileno Benjamín Labatut, e nelle passate edizioni
personalità del calibro di Emmanuel Carrère, Julian Barnes,
Donna Tartt e Karl Ove Knausgård, per ricordarne solo alcune.
"L' incontro tra Ferrarelle e il Premio Malaparte è stato
l'incontro, ormai avvenuto più di dodici anni fa, da tra me e
Gabriella Buontempo, lei aveva il desiderio di riportare in vita
una manifestazione bellissima per l'isola di Capri fondata dalla
zia Graziella Lonardi Buontempo. Il premio come è noto era
sparito da anni, e si trattava di un evento al quale tutti noi
capresi di adozione tenevamo moltissimo. A metà degli anni '70
del secolo scorso il Malaparte era nato proprio per prevenire
una eccessiva massificazione turistica dell'isola".
Capri ad inizio autunno è ancora in alta stagione, dalla
celebre piazzetta alla Certosa di San Giacomo, gli eventi del
premio si svolgono quest'anno in una insolita cornice quasi
estiva e le caratteristiche stradine sono affollate da turisti
di tutto il mondo. "Il fascino di Capri continua a resistere
molto forte nel tempo, per fortuna - nota Pontecorvo - purtroppo
è un fascino che viene fruito sempre più da un turismo molto
massificato e molto poco attento agli aspetti culturali e
tradizionali dell'isola. Aver riportato in vita il Malaparte e
patrocinarlo anche come Fondo ambiente italiano, di cui sono
Presidente regionale, significa voler mantenere fortemente
accesa la fiammella della cultura. E ricordare al mondo che
Capri è stata molto di più di un bello sfondo per le fotografie"
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