Giovanni Egizio, 60 anni, operaio nel cantiere Eav, holding regionale dei trasporti, in via Giaime Pintor a Secondigliano. E' lui la settantunesima vittima sul lavoro in Campania, secondo i dati diffusi dalla Fillea-Cgil, dall'inizio dell'anno. La sua vita è stata stroncata da un furgone che faceva manovra in retromarcia. Una tragedia che riporta alla mente un altro incidente analogo avvenuto lo scorso 14 settembre, quando un dipendente dell'Asia, l'azienda comunale di igiene urbana, fu investito da un camion nel deposito di piazzale Ferraris durante la manovra di uscita. Egizio era un dipendente di una ditta impegnata nel cantiere della metropolitana a Secondigliano. Le indagini sono affidate alla Polizia e coordinate dalla Procura. Secondo il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, i morti sul lavoro non possono essere considerati un "fattore naturale". Una strage "ingiustificabile e incomprensibile", per il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, che lancia un appello "affinché il governo passi dalle parole ai fatti". "Quando non si fa nulla, e cioè non si aumentano le ispezioni né gli ispettori, non si impedisce alle aziende che violano le norme sulla sicurezza di partecipare ai bandi pubblici, se non si accetta la proposta di istituire un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza in tutte le aziende con meno di 15 dipendenti, visto che la maggior parte degli incidenti si verifica nelle piccole e medie aziende, se tutte queste decisioni non vengono assunte, c'è - aggiunge ancora Bombardieri - una responsabilità morale della politica rispetto agli incidenti mortali". "Incentivare l'attività degli ispettori preposti alle verifiche e ai controlli anche con un piano di assunzioni straordinario" è la proposta di Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania. "Un'emergenza che deve essere presa in seria considerazione dalla politica, dal governo e dalle imprese - affermano Gianpiero Tipaldi e Massimo Sannino, rispettivamente segretari generali della Cisl Napoli e della Filca Cisl Napoli - con interventi seri e mirati per fermarla e per restituire la giusta dignità alle lavoratrici e ai lavoratori e alle loro famiglie". Giovanni Sgambati, segretario generale Uil Campania e Napoli, considera "inaccettabile che alcuni lavori vengano effettuati da operai in età anagrafica da pensione, perchè sono pericolosi". "Il rischio maggiore - rileva Vincenzo Maio, segretario generale della Fillea-Cgil Campania - è che questi drammi aumentino sempre di più". "Spesso accade - ricorda l'Usb - che per risparmiare tempo e denaro le imprese evadano ed eludano di vigilare sulla corretta attivazione delle più elementari misure di prevenzione e dei protocolli di sicurezza, tanto nel privato quanto nel pubblico". "Ad oggi dal governo - denuncia il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama - sulla sicurezza sul lavoro solo risposte peggiorative rispetto all'esistente. Parcellizzazione e precarizzazione del lavoro e i subappalti sono tra le cause più frequenti delle morti sul lavoro e dei tantissimi incidenti".
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