La Fondazione Banco di Napoli
ospita domani due eventi: alle 18 la mostra "La materia della
memoria", personale dell'artista napoletana Maria D'Anna, curata
da Carla Viparelli, e alle 21 la visita teatralizzata
"O'Munaciello nel museo de Il Cartastorie", organizzata dalla
compagnia Tappeto Volante, con Manall'art, cooperativa che si
occupa della valorizzazione del centro storico della città e del
Rione Forcella.
La mostra, terzo appuntamento della rassegna "Entrée, assaggi
d'arte contemporanea", si avvale del testo di Stefano Taccone, e
ha una caratteristica, come sottolineano i promotori in una
nota. "per la Sala Marrama dove è allestita, l'artista ha svolto
un lavoro 'site specific' a partire dalla grande tela collocata
sul soffitto, opera di un artista-ornamentista che nel
Settecento la eseguiva, su commissione del Banco dei Poveri, uno
degli antichi banchi pubblici da cui trae origine il Banco di
Napol". D'Anna ha così avuto a disposizione documenti presenti
in Archivio, che ha consultato per mettere a punto il suo
intervento. Sono presenti altri nove lavori, dal 2016 a oggi.
"Opere di carattere materico informale - si evidenzia ancora -
con citazioni figurative di tipo simbolico, realizzate con bende
di garza, pittura e talvolta combuste in alcune parti a fuoco
vivo. Il filo con l'artista non si interrompe, e per dialogare
ancora meglio, sabato 25 novembre alle 11 in Fondazione è in
programma lo speciale 'artist talk'".
Dopo la mostra, un giro al museo, per conoscere le storie
napoletane che custodisce. "A condurre gli spettatori - rilevano
gli organizzatori - un accompagnatore particolare: uno
spiritello piccolo e deforme, che si aggira tra le antiche
stanze: il 'Munaciello', interpretato dagli attori Antimo
Buonanno ed Esmeraldo Napodano" Con questo evento, si da' il via
a una programmazione speciale, che prevede una volta al mese la
possibilità di visitare di sera il Cartastorie. "Qui il
'Munaciello' ha una natura duplice: gentile con qualcuno,
dispettoso con altri, e si rifà anche alle leggende raccontate
dalla penna di Matilde Serao" conclude la nota dei promotori.
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